Il fascino che le armi da fuoco esercitano sugli esseri umani non è da sottovalutare, nonostante si tratti di strumenti potenzialmente letali sono molti gli appassionati in giro per il mondo che ne conoscono tutti i segreti. Per essere un estimatore non è necessario avere un’indole violenta o distruttiva, anzi, in linea di massima dovrebbe essere proprio il contrario: persone equilibrate e psicologicamente sane dovrebbero essere le uniche a cui è permesso il possesso e l’uso di armi da fuoco.
In Italia la situazione è molto complicata e, a meno che non si segua un iter specifico per il possesso, è difficile ottenere armi da fuoco in via completamente legale. In questo modo, però, si evita che le armi da fuoco siano largamente accessibili come avviene negli Stati Uniti, rivelandosi pericolose per l’incolumità dei cittadini. Il dibattito è molto acceso e vi sono sostenitori e detrattori, tuttavia, possederle per praticare sport è lecito, vediamo dunque quali sono queste attività agonistiche e non.
Caccia
Si tratta di un’attività antica quanto l’uomo, se però in tempi lontani si effettuava con armi rudimentali o arco e frecce, da quando sono state inventate le armi da fuoco queste ne hanno preso il posto. Non tutti sono d’accordo sul ritenere la caccia uno sport poiché comporta l’uccisione di prede vive ma è innegabile che sia un’attività ancora molto praticata al giorno d’oggi e che solo in Italia ci siano quasi un milione di cacciatori. Per ridurre l’impatto che questa pratica potrebbe avere sull’ambiente, è stato creato un calendario venatorio che stabilisce sia i tempi sia le specie che possono essere cacciate.
Tiro
Una vera disciplina olimpionica, entrata a far parte degli sport alle Olimpiadi di Atene del 1896, si divide in tiro a segno e tiro a volo. Il primo prevede varie armi con diversi bersagli, è presente per esempio la carabina con bersaglio posizionato a 10 o 50 metri e la pistola con bersaglio a 10, 25 o 50 metri. Nel tiro a volo si utilizzano fucili di calibro 12 per sparare a piattelli lanciati in aria, le discipline olimpiche sono la fossa olimpica, anche conosciuta con il nome inglese “trap” e lo skeet.
La fossa olimpica nasconde alla vista del tiratore 15 macchine che lanciano casualmente un piattello alla volta, l’abilità del tiratore è quella di individuare velocemente la direzione del piattello e sparare i due colpi a disposizione per colpirlo. Lo skeet è differente poiché per ogni piattello il tiratore ha a disposizione un solo colpo, inoltre le macchine sono disposte in modo circolare attorno allo sportivo.
Softair
Questa disciplina non prevede l’uso di armi reali ma si tratta di armi giocattolo molto realistiche che sparano però pallini di plastica dal diametro di 6 millimetri circa. Il meccanismo è ad aria compressa e fu inventato negli anni ’70 dal giapponese Ichiro Nagata per fare pratica al poligono di tiro senza rischi correlati all’uso di armi vere. Ben presto però, vennero utilizzate per attività chiamate survival games, giochi di guerra tra individui vestiti di tutto punto che si sparavano l’un l’altro questi pallini di plastica.
Oggi l’hobby è cresciuto esponenzialmente e anche in Italia potete trovare una gran quantità di associazioni volte a praticare Softair in tutte le regioni. Se volete acquistare le migliori pistole per Softair sul mercato, ecco qualche consiglio che potrebbe tornarvi utile.
Paintball
Altro hobby che non prevede l’uso di armi da fuoco reali ma nemmeno realistiche, a differenza del Softair dove le fattezze sono immediatamente riconoscibili, nel paintball si utilizzano dei dispositivi che sparano palline di vernice. Nel nostro Paese questo sport ha iniziato a diffondersi già dai primi anni ’90 e oggi si è arrivati ad avere un campionato chiamato Italian Paintball Series con la sua Serie A e Serie B, con rispettivamente 8 e 12 squadre. L’attrezzatura prevede l’uso di una maschera, protezione necessaria per proteggere il viso, l’arma da fuoco chiamata marker che può essere di calibro diverso in base all’uso dei pallini di vernice e infine i capi di vestiario con rinforzi e protezioni aggiuntive per punti sensibili.
Le modalità di gioco sono tre, abbiamo innanzitutto quella chiamata scenario, giocata all’aperto con marker di tipo meccanico o elettronico; la seconda è il woodsball che, come dice il nome stesso, è praticata in luoghi dove c’è una fitta vegetazione come un bosco, infine troviamo la speedball, divenuta popolare solo a partire dagli anni 2000 e praticata da chi vuole lanciarsi in ambito agonistico.
La speedball ha delle regole precise, si gioca su un campo di 45 x 36 metri dotato di 35 ripari, le squadre possono essere composte da un minimo di 3 a un massimo di 10 individui e la modalità di vittoria prevede la pressione di un pulsante presente nel campo dell’avversario oppure la classica “capture the flag“, dove bisogna prendere la bandiera avversaria e portarla nel proprio territorio.