Vediamo insieme come affrontare una evenienza davvero spiacevole, che può intimorire un po’. Stiamo parlando delle emorroidi che si infiammano. Non è mai simpatico dover fronteggiare questo problema imprevisto, soprattutto se, oltre ai sintomi fastidiosi, come per esempio prurito e dolore, le emorroidi si rompono e sanguinano. Scopriamo come arginare velocemente questa situazione.
Perché possono verificarsi rottura e sanguinamento
dei cuscinetti emorroidari?
Prima di vedere cosa fare in caso di emorroidi e sangue, vediamo anzitutto perché possono insorgere le emorroidi infiammate. Questi morbidi cuscinetti vascolarizzati sono strutture fisiologicamente localizzate sia all’interno del canale anale (emorroidi interne), sia all’esterno del canale anale (emorroidi esterne).
La patologia o malattia emorroidaria insorge quando i cuscinetti emorroidari si infiammano, si gonfiano e diventano sintomatici. Questa condizione dipende da un problema circolatorio, in particolare da una insufficienza venosa a svantaggio dei vasi sanguigni emorroidari, che possono gonfiarsi.
Alcune condizioni fisiologiche o evenienze della vita quotidiana possono favorire il problema. Per esempio, qualcuno di noi si riconoscerà in queste situazioni:
- Difficoltà a evacuare (stitichezza).Una evacuazione dolorosa e difficile può determinare una irritazione della delicata area ano- rettale. Ciò potrebbe essere riconducibile a un regime alimentare con poche fibre di ortaggi e frutta.
- Stato interessante. Il graduale aumento di ormoni come estrogeni, e in particolare del progesterone, può essere all’origine di un generale rilassamento dei tessuti connettivi. Inoltre, l’accrescimento del volume uterino può comprimere i vasi sanguigni del pavimento pelvico, rallentando la circolazione del sangue venoso.
- Vita sedentaria. Stare sempre seduti (anche per lavoro, non solo per pigrizia)o in stazione eretta può causare un aumento della pressione delle vene emorroidarie, con una conseguente infiammazione.
- Svolgere alcune discipline sportive o sforzi improvvisi e intensi possono arrecare ripetuti traumi ai danni del plesso emorroidario, con eventualità di sviluppare il disturbo.
Le emorroidi si rompono, ma perché?
Non è raro che si verifichino alcune, piccole perdite di sangue di un color rosso brillante dalle emorroidi in caso di rottura. Questa situazione si verifica a causa dell’attrito, della pressione e dello sfregamento delle emorroidi gonfie e infiammate, soprattutto durante l’evacuazione. Infatti, la cute delle emorroidi, già di per sé delicata, può assottigliarsi quando i cuscinetti emorroidari si infiammano, con una più elevata possibilità di rompersi e sanguinare.
Solitamente, il sanguinamento non è copioso, ma si presenta con poche gocce visibili sulla carta igienica (non dobbiamo temere emorragie).
A cosa è dovuto il sanguinamento?
Non dobbiamo lasciarci spaventare da poche tracce di sangue, non è nulla di grave, ma capiamone il motivo. Le tracce ematiche sono riconducibili alla rottura dei vasi sanguigni emorroidari: è bene ricordare, infatti, che i gavoccioli emorroidari sono altamente vascolarizzati, cioè irrorati di numerosi vasi sanguigni, tra cui capillari, che possono diventare particolarmente fragili. È per questo che, specie durante l’evacuazione, quando le emorroidi si rompono può fuoriuscire qualche goccia di sangue.
Cosa fare per evitare la rottura delle emorroidi?
Come abbiamo spiegato, c’è una maggiore possibilità di rottura quando le evacuazioni sono particolarmente faticose: infatti, l’emissione di feci dure e secche può favorire una fuoriuscita dolorosa e difficile, con possibilità di infiammazione e rottura dei cuscinetti emorroidari.
In questa situazione, le strade sono due: attenuare i sintomi dolorosi e prevenire l’infiammazione delle emorroidi, e dunque la rottura.
Attenuare i sintomi agendo localmente
Per alleggerire la sintomatologia potrebbe essere utile applicare una crema con medicinali a uso topico, allo scopo di ridurre infiammazione, gonfiore e dolore, anche nelle fasi acute. Inoltre, si può eventualmente usare anche un gel privo di medicinali a base di componenti con effetto emolliente e protettivo, per diminuire i fastidiosi sintomi e facilitare i processi di rigenerazione tissutale, utile anche come trattamento di prevenzione e mantenimento.
Contrastare la stipsi con dieta adeguata e movimento regolare
Poiché dolore, rottura delle emorroidi e sanguinamento compaiono soprattutto durante l’evacuazione, è importante prevenire la comparsa del disturbo regolarizzando l’alvo, mantenendo un buon equilibrio intestinale.
Se le feci sono secche, dure e di difficile espulsione, sarà importante cercare di diminuire gli sforzi dolorosi durante l’evacuazione, mantenendo le feci morbide con una dieta corretta. Tra i consigli di alimentazione e salute, seguiamo dunque un regime alimentare a base di fibre vegetali, soprattutto ortaggi, frutta e legumi.
Inoltre, sarà molto importante garantire al nostro organismo un introito idrico di almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Infatti, l’acqua concorre a rendere morbido il materiale fecale agevolandone l’eliminazione, riducendo la sensazione dolorosa, evitando il rischio di rottura dei gavoccioli emorroidari.
Alcuni alimenti andrebbero evitati, per non aggravare la situazione:
- Alimenti irritanti: possono causare infiammazione, gonfiore e possibile insorgenza del disturbo: niente spezie piccanti, cacao e cioccolato, caffè, fritture, insaccati salati, alcolici.
- Alimenti astringenti: tè, limone, patate, banane acerbe, dieta del riso potrebbero peggiorare il disturbo emorroidario.
Inoltre può essere utile praticare una moderata e costante attività fisica, per mantenere attivo l’intestino, oltre a promuovere la circolazione del sangue venoso. Anche una passeggiata di mezzora al giorno è già un buon inizio, ricordando di scegliere un abbigliamento comodo, non stretto, per non irritare la zona ano- rettale ed evitare sfregamento e attrito.