“Volevo solo spaventarla”: si è giustificata così la ragazza di 15 anni che ha ucciso con una coltellata la mamma 43enne domenica 15 agosto in una casa del comune bergamasco di Treviglio, durante una semplice lite per futili motivi, riconducibili alle faccende in casa.
A raccontare l’accaduto è stata la stessa minore durante l’udienza di convalida che si è tenuta al tribunale dei minori di Brescia. La 15enne, accusata di omicidio volontario aggravato da futili motivi e dal legame di parentela, ha risposto alle domande del giudice spiegando quello che è successo il giorno del delitto. Madre e figlia erano in casa e avevano iniziato a discutere per una faccenda di casa fatta male. La madre ha rimproverato la 15enne che ha ammesso di essere andata su tutte le furie e di averle messo il coltello nel petto. La ragazza ha subito chiamato i soccorsi, ma l’intervento tempestivo del 118 non è servito a salvarle la vita.
Ora il gip ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dal pubblico ministero della Procura dei minori. La 15enne al momento si trova in un istituto per minori con una sezione femminile.