A destare preoccupazione tra gli scienziati non è solo la Variante Delta, ma anche la variante Lambda, nota anche come C.37.
Malgrado l’emergenza covid sia tutt’altro che rientrata e la campagna vaccinale prova a frenare la diffusione del virus, dagli scienziati provengono notizie scoraggianti.
Secondo gli esperti che stanno studiando e analizzando una mutazione del virus denominata Lambda, questa variante potrebbe addirittura essere ancora più pericolosa e trasmissibile della variante Delta.
Individuata per la prima volta in Perù nel 2020, la variante Lambda si è già diffusa in 29 Paesi del mondo, è stata denominata C.37 e sembra che sia caratterizzata da un complesso di mutazioni che sta mettendo a dura prova gli esperti e sta rendendo difficili le ricerche sulle sua potenziale pericolosità. Le analisi genetiche effettuate sulla variante hanno portato a riscontrare la presenza di ben sette diverse mutazioni sulla proteina Spike.
Dagli studi attualmente effettuati sulla variante Lambda, è emerso che questa è altamente trasmissibile, con molta probabilità anche più della variante Delta e inoltre potrebbe essere in grado di superare la barriera protettiva fornita dai vaccini, in modo più rapido ed efficace rispetto a quanto potrebbe farlo la versione originale del virus.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiunto la variante Lambda alle cosiddette varianti d’interesse, anche per questo motivo C.37 è oggetto di analisi continue e numerose ricerche effettuate da parte degli scienziati, che stanno cercando di comprendere fino in fondo quali rischi possa causare e quale sia il suo grado effettivo di trasmissibilità.
Ecco quanto dichiarato in merito agli ultimi sviluppi delle ricerche sulla variante Lambda dal Dottor Adam Tylor in un articolo pubblicato per il The Conversation, secondo quanto riportato da “Il Messaggero“:
“In questa fase sono necessarie ulteriori ricerche per dire con certezza in che modo le sue mutazioni influenzano la trasmissione, la sua capacità di eludere la protezione dei vaccini e la gravità della malattia. Le prove preliminari suggeriscono che Lambda ha più facilità a infettare le nostre cellule ed è un po’ più brava a schivare il nostro sistema immunitario. Ma i vaccini dovrebbero comunque fare un buon lavoro contro di essa”.