Nuovi casi di mozzarella blu si sono registrati di recente. La notizia, cosìcome già accaduto in passato, desta puntualmente scalpore. In questo caso, il prodotto incriminato porta il marchio di una delle più celebri aziende del settore: “Vallelata” del Gruppo Lactalis, che ha anche già provveduto a fornire una risposta ufficiale in merito.
Come riferito da Il Fatto Alimentare, che ha divulgato la segnalazione di tre lettori che hanno per l’appunto denunciato altrettanti casi di mozzarella blu.
Un utente riferisce che, in due occasioni nel giro di una settimana, è incappato in questa tutt’altro che piacevole scoperta quando ha aperto il prodotto acquistato.
Un altro lettore riferisce che a Chieti, in un punto vendita Coal, è avvenuto l’acquisto di altra mozzarella blu Vallelata. Stavolta con lotto L210167 e con data di scadenza o termine minimo di conservazione al 03/07/2021.
Infine a Montesilvano, in provincia di Pescara, ecco emergere ancora la stessa problematica, stavolta con prodotto in scadenza al 20 luglio 2021. Tutti i messaggi sono accompagnati da apposite immagini.
Il Grippo Lactalis ha provveduto a porgere le proprie scuse ai consumatori, ma ha ribadito che non ci siano rischi per la salute. La mozzarella blu deve questa sua particolare conformazione cromatica ad una quantità in eccesso nel prodotto di Pseudomonas Fluorescens.