Incontri internazionali del contemporaneo, a Sorrento fino al 5 settembre si è aperta la V edizione del SyArt Sorrento Festival. Opere pittoriche, installazioni, fotografie e video allestiti in Villa Fiorentino alla Fondazione Sorrento, rappresentano i lavori di cui molti inediti di 33 artisti in rappresentanza di 13 Nazioni con l’ingresso per la prima volta quest’anno di Indonesia, Bosnia, Slovacchia e Polonia, e l’Italia che conferma la sua massiccia presenza con diversi artisti campani.
Cinque i progetti site-specific con la pietra lavica dell’iraniano Ehsan Shayegh, gli abbracci negati del periodo pandemico in filo di ferro del turco Ufuk Boy, i nodi della memoria di Giorgia Di Lorenzo, la poesia blu del napoletano Prisco De Vivo e le colombe di pace e libertà della bosniaca Edina Seleskovic.
Tutti raccontano storie, luoghi, viaggi introspettivi in cui al centro si colloca l’essere umano. In un tempo di grandi trasformazioni epocali l’artista segna una traccia, irrompe e rimodula, edifica la casa universale.
Organizzata e promossa dal fondatore del festival Leone Cappiello e dalla curatrice Rossella Savarese, la mostra è stata inaugurata con il vernissage presentato dalla giornalista Giuliana Gargiulo e il saluto del sindaco di Sorrento Massimo Coppola che ha premiato con la ‘Fata Verde Arbiter 2021’ di Toni Wolfe, le artiste Edina Seleskovic e Giusy Lauriola prossime protagoniste del magazine Arbiter presente con il caporedattore Valentina Ceriani. Focus sul sociale, con la prosecuzione della charity SyArt per l’ospedale Pascale a cui sarà donata la tela pittorica di Elvira Carrasco per l’iniziativa “Adotta una parete” che espone l’arte nel reparto del professore Ascierto.