Si avvicinano le elezioni amministrative partenopee. Non c’è migliore occasione – approfittando anche della “nueva normalidad” che la tregua da Coronavirus ci offre – per la presentazione ufficiale del “Prontuario per candidato sindaco”, l’irriverente decalogo di frasi fatte nato da un’idea del giornalista napoletano Enrico Parolisi.
Il dissacrante frasario, che prende di mira i proclami di chi si candida allo scranno più alto di Palazzo San Giacomo – tra immortali promesse come quelle su Bagnoli e Scampia a annunci dalla lapalissiana ovvietà, passando per pizze e mandolini – e che è già stato “visionato” (diciamo così) dai candidati sindaco Sergio D’Angelo, Antonio Bassolino e Catello Maresca, sarà presentato venerdì 16 luglio ore 18:00 alla libreria Raffaello (via Michele Kerbaker, Napoli). Con l’autore ci sarà il giornalista e blogger Maurizio Zaccone. Modererà l’incontro la giornalista Brunella Bianchi.
Nell’era della politica social, del proclamo facile e del contraddittorio quasi assente ingiustificato, gli ipse dixit hanno sostituito i programmi e i follower la credibilità. Agli albori di una nuova campagna elettorale per le amministrative di Napoli, riecheggiano dai candidati le solite frasi fatte, un campionario già sentito ma sempre attuale. In questo non-libro, come lo definisce Nico Falco nella prefazione, il giornalista Enrico Parolisi ne mette in fila 99 a uso prontuario, per risultare brillante in campagna elettorale in ogni occasione. Basta aprire a caso il volume per avere sempre una battuta pronta per Facebook e giornali: dalle solidarietà urbi et orbi alla promessa di rimettere al centro le periferie, dalle riqualificazioni urbane al coinvolgimento della società civile senza dimenticare di strizzare l’occhio ai tifosi e puntare sui giovani. Questa è una provocazione, come direbbe James Senese a Lello Arena in “No grazie, il caffè mi rende nervoso”: la provocazione di Parolisi ai candidati sindaco è quella di andare oltre la retorica, perché solo un dibattito avulso da logiche di slogan permetterà a Napoli di ripartire.
E sì, anche questa è una frase fatta.