Lo scultore Giuseppe Canone ha già presentato ufficialmente il progetto della statua della sirena Partenope che verrà realizzata in bronzo, fuso in un unico pezzo, secondo la stessa antica tecnica della cera persa, introdotta già nel 3500 a.C. e con cui furono realizzati i bronzi di Riace. Sarà una statua dalle dimensioni imponenti, posizionata a Pizzofalcone, Monte Echia, che arriverà a 6 metri di altezza, visibile dal mare, dalle navi da crociera, da molti scorci in Città, riconoscibile dagli aerei in arrivo e partenza da Napoli.
L’idea di una statua della sirena simbolo di Napoli è un progetto dell’associazione I Sedili di Napoli di Giuseppe Serroni sostenuto da molte realtà associative fra cui Oceanus, realtà no-profit italo-greca, che da circa un anno ha aperto un nuovo ufficio di progettazione europea in Città e che ha instaurato una collaborazione proficua su questo e altri progetti con il dottor Serroni.
La statua, così come da bozzetto grafico della scenografa Francesca Del Cupolo, raffigura fedelmente Partenope secondo la descrizione di Ulisse, una donna metà uccello protagonista di un mito che dal III secolo a.C ad oggi è ancora oggetto di studio in tutto il mondo.
“Napoli è un’antica colonia greca, con una storia che attraversa circa 3 millenni. La sua fondatrice è una creatura mitologica e la sua statua non può essere una rappresentazione banale – spiega Fabio Siniscalchi, presidente di Oceanus, parte attiva del comitato promotore della statua di Partenope – E’ un’immagine forte, che spesso ad un primo sguardo non piace, divide e fa discutere proprio come Napoli, sono certo nasceranno soprannomi e parodie, ma anche amori a prima vista, come il mio. I napoletani l’accoglieranno comunque, come sempre è stato sin dalla polis greca, municipio romano, città bizantina, ducato, regno, repubblica, reame e vicereame la Città si è sempre adattata, di tutto ha fatto tesoro, trasformandosi ogni volta pur non cessando mai di essere se stessa”.
Dunque, pensare di rappresentare Partenope come la sirenetta di Copenaghen sarebbe un errore imperdonabile davanti alla storia e all’identità di Napoli e napoletani.
La statua della fondatrice della città di Napoli sarà posizionata sul monte Echia “Luogo ideale, simbolico per i napoletani – spiega il dottor Giuseppe Serroni – I Sedili di Napoli, insieme ad altre associazioni, lavora ad un progetto di riqualificazione della Domus Luculliana che prevede l’installazione della scultura che siamo certi diventerà un attrattore unico ed imperdibile per cittadini e turisti”
Il dottor Serroni è artefice di un lavoro eccezionale di recupero e tutela dell’identità culturale e storica di Napoli capace di raccogliere e armonizzare l’impegno associativo di Amartea, Locus Iste, Angeli del Bello Napoli, Progetto Uniforme, Identità Insorgenti e ricevendo un importante contributo dall’Archivio di Stato e dal dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli.
“Napoli va presa come una città unica, molto intelligente. Napoli è troppo speciale quindi non la possono capire tutti” – Siamo sicuri queste parole, di Marcello Mastroianni, valgano anche per la statua di Partenope simbolo di Napoli nel mondo antico e quello che verrà.