Bagno “chiavi in mano”, serve un contratto? Il contratto di appalto è una indispensabile forma di tutela per te e per chi esegue i lavori. Deve contenere La descrizione dei lavori che eseguirà la ditta. Gli aspetti di cui invece dovrai occuparti tu (ad esempio la richiesta di permessi a costruire). La data di consegna. Il prezzo finale “chiavi in mano”. Alcuni contratti hanno allegato un disegno tecnico del bagno rinnovato ed un capitolato lavori con l’elenco dettagliato degli interventi e il prezzo unitario. Rifacimento bagno “chiavi in mano”, il pagamento Quando si ristruttura “chiavi in mano” è non obbligatorio pagare alla consegna. Alcune imprese offrono la possibilità di pagamenti dilazionati a tasso zero. I pacchetti per rifacimento bagno “chiavi in mano” sono finanziabili anche tramite mutuo per ristrutturazione, anche in abbinamento ad altri lavori. L’importo minimo finanziabile in genere è di 15 mila euro Bagno completo “chiavi in mano” e agevolazioni fiscali Alcuni lavori come la sostituzione del pavimento e delle piastrelle sono considerati “manutenzione ordinaria” e non darebbero diritto ai rimborsi Irpef del 50% della spesa sostenuta, previsti sono per gli interventi di manutenzione straordinaria. Se eseguiti insieme a lavori di manutenzione straordinaria come il rifacimento dell’impianto idraulico, però, sono considerati manutenzione straordinaria “per assorbimento”.
Finalmente con una spesa giusta abbiamo Ristrutturazione bagno chiavi in mano
Questo facilita la richiesta dei rimborsi Irpef. In genere chi esegue i lavori si occupa di preparare la documentazione per chiedere i rimborsi, mentre tu dovrai solo ricordarti di pagare con bonifico parlante, indicando nella causale Bonifico per detrazioni previste all’art.16 bis del Dpr 917 del 1986; Data e numero della fattura a cui si riferisce il pagamento; Nome, cognome e codice fiscale dei beneficiari del rimborso Irpef nonché intestatari della fattura; Partita IVA/codice fiscale della ditta che ha emesso la fattura. Bagno “chiavi in mano” e Iva al 10% Per i lavori in appalto come questo si applica l’Iva agevolata al 10% su manodopera e beni significativi, come sanitari e caloriferi, purché forniti dalla stessa ditta che esegue i lavori. Il valore dei beni significativi rimborsabili può essere al massimo pari a quello della manodopera. In altre parole se il mio bagno nuovo “chiavi in mano” mi costa 5mila euro di cui 2.000 euro di manodopera 3.000 euro di beni significativi In fattura avrò 2.000 x 2 al 10% e i restanti 1.000 al 22%. Bagno completo “chiavi in mano”, vantaggi e svantaggi Conviene ristrutturare “chiavi in mano”? Ecco pro e contro dei lavori tutto compreso.
Basta eseguire alcune procedure amministrative Ristrutturazione bagno chiavi in mano
Pro Tanti professionisti, un solo referente. Nel tuo bagno interverranno idraulico, elettricista, piastrellista, muratore, falegname, etc. ma tu ti relazionerai con una sola persona. Prezzi convenienti (ma non sempre). In alcuni casi lavorare “chiavi in mano” permette di programmare meglio la ristrutturazione e quindi abbattere i costi. Non è sempre scontato, però. Ad esempio in alcune ristrutturazioni più complesse conviene pagare a misura. Tempi di consegna più brevi. Le ditte che lavorano “a pacchetto” sono ben organizzate e riescono a ristrutturare in tempi più brevi. Nessun pensiero fino alla consegna. Non devi liberare l’appartamento né occuparti di seguire i lavori. La ditta penserà a ristrutturare il bagno causando il minimo disagio possibile. Contro Niente modifiche in corso d’opera. Nei lavori “chiavi in mano” si decide prima quali saranno i lavori da fare, scegliendo arredi e rivestimenti. Una volta iniziati i lavori, non si può cambiare idea.