La ristrutturazione condominiale comporta sempre alcune problematiche: tra litigi fra condomini, spese eccessive e durata prolungata dei lavori, si rischia sempre di valutare in maniera sbagliata il valore di un intervento. È però necessario distinguere tra lavori da fare urgentemente e interventi che, al contrario, possono essere rimandati o addirittura non eseguiti senza andare a gravare, in questo modo, sui portafogli dei condomini.
Lavori di ristrutturazione urgente
In ogni condominio esistono degli interventi che vanno fatti immediatamente e che non possono essere rimandati che riguardano soprattutto il rischio di un pericolo, non solo per gli abitanti del palazzo, ma anche per persone esterne. Pensiamo, ad esempio, a un cornicione che rischia di cadere in strada e ferire uno o più passanti. Questo tipo di lavori non può essere rimandato e rientra nella categoria degli interventi di manutenzione straordinaria. Spesso non sono necessarie nemmeno riunioni di condominio prima dell’esecuzione, ma è l’amministratore stesso, una volta valutato il carattere d’urgenza e visionato i preventivi, ad avvertire i condomini i quali, senza lasciar passare ulteriore tempo, dovranno sostenere la spesa.
Un simile modus operandi è previsto dall’ art. 1135 secondo comma del Codice civile, che regolamenta proprio gli interventi d’urgenza all’interno di uno stabile. Rientrano in questa categoria anche i lavori dovuti a guasti dell’impianto elettrico o della caldaia centrale, così come i danni dovuti a eventi di origine naturale come terremoti, alluvioni ecc.
Manutenzione ordinaria
Quando si procede con la ristrutturazione di un condominio, però, esistono anche alcuni tipi di lavori che non hanno propriamente carattere d’urgenza: riguardano gli spazi comuni e possono essere più o meno necessari.
Gli interventi estetici, ad esempio, che servono ad abbellire uno spazio condiviso come il cortile o l’atrio, vengono generalmente discussi più volte durante le assemblee. I tempi per cominciare i lavori possono essere protratti anche per tempi lunghi
Alcuni lavori necessari per mettere a norma determinati spazi si rendono, al contrario, necessari, anche se non sempre hanno carattere d’urgenza. La costruzione di una rampa per disabili se non abitano ancora persone con handicap, ad esempio, o l’installazione delle valvole termostatiche.
La situazione in Italia
Nel nostro paese, ci racconta https://www.edilromasrls.it/ molti condomini sono estremamente datati e non tutti sono a norma. Questo comporta, soprattutto nell’ultimo periodo, una corsa contro il tempo per cercare di adeguare le strutture alle ultime normative europee. Tale situazione prevede quasi sempre un’eccessiva spesa da parte di chi vive in un palazzo, delle volte anche inaspettata e che va ben oltre le previsioni di budget.
Sempre in Italia, assistiamo anche a situazioni molto diverse le une dalle altre, con condomini estremamente curati e stabili che, al contrario, non vengono rinnovati da tempo. La differenza sta soprattutto nelle spese condominiali, molto elevate nel primo caso, quasi inesistenti nel secondo.
Come si dividono le spese
In quasi tutti i condomini si parla di divisione percentuale. In alcuni casi, però, si può anche evitare la spesa. Per fare un esempio, i costi per l’installazione di un ascensore non presente nel palazzo, può essere divisa solo dagli inquilini ai piani più alti, che effettivamente la useranno; chi abita al piano terreno può scegliere di non pagare. Generalmente, però, si prevende l’utilizzo di una chiave che viene consegnata solo a chi ha partecipato all’acquisto.