Sono oltre 50 milioni gli italiani che si connettono ogni giorno per recuperare informazioni, partecipare a un webinar, o semplicemente per giocare. La media di connessione per utente, come si legge su La Stampa, ci dice che gli italiani navigano online per oltre sei ore al giorno. Se i servizi più utilizzati sono YouTube e le piattaforme social, si consolida comunque il mondo dei videogiochi e giochi online che offre i servizi più disparati, dai casinò alle scommesse passando per sport virtuali. Tra i “big”, non si arresta la crescita di Netflix nonostante gli sforzi delle concorrenti così come le piattaforme di streaming sportivo SKY e DAZN. Il tutto si traduce in una diminuzione logica e drastica del “consumo” di televisione e canali di acquisto tradizionali.
Netflix: 3,78 milioni di utenti, sbanca il mercato dei contenuti. YouTube leader indiscusso dei free
Come detto, sono in grande e continua crescita i siti che contengono un’ampia offerta di intrattenimento ludico, come esemplifica la piattaforma di Planetwin365 con giochi da casinò e scommesse online, e quelli invece di streaming sportivo, ma c’è un fenomeno incontrastato nel nostro Paese: Netflix. In questo momento, il catalogo per il mercato italiano della popolare piattaforma propone oltre 2879 titoli diversi, molti dei quali sono di propria produzione: 584 quelli made in Netflix, per l’esattezza. Ciò si traduce in un’offerta irrinunciabile per gli amanti di film, telefilm e documentari: la possibilità di condividere gli abbonamenti fra più utenti ha decisamente fatto di Netflix la piattaforma più amata e scelta in Italia come conferma il numero di abbonati, ben 3,78 milioni. Seconda al colosso fondato e presieduto da Reed Hastings nel mercato dei contenuti a pagamento troviamo il servizio Amazon Prime Video con 2,3 milioni di utenti, seguito a ruota da TIM Vision che si assesta a 2,06, ma molti di questi sono utenti non attivi. I risultati di questi protagonisti dei contenuti on demand non sono una sorpresa, visto e considerato che delle sei ore di connessione quotidiane di un utente medio ben due sono impiegate per guardare serie tv e film, anche se è YouTube a confermarsi leader incontrastato dei contenuti gratuiti.
E-commerce e formazione: altri due pilastri della nuova economia
Cambia quindi il modo di guardare la “televisione” per gli italiani, che sono passati ai contenuti on demand. Proprio questa modalità di fruizione dei contenuti, più flessibile, è l’elemento che hanno dovuto necessariamente prendere in considerazione anche reti “tradizionali” come RAI e Mediaset, che hanno risposto ampliando l’offerta con contenuti in streaming e archivi su richiesta. Cambia l’intrattenimento così come cambia il modo di fare acquisti: oltre due miliardi di persone acquistano con frequenza online in tutto il mondo, con il Nord America in pole position; nel nostro Paese invece un italiano su due compra almeno una volta al mese online, mentre uno su tre almeno una volta a settimana. Se a ciò aggiungiamo i pagamenti di servizi e abbonamenti, le transazioni online superano di gran lunga quelle fisiche. Altro aspetto che ha avuto una trasformazione radicale, anche grazie alla possibilità di pagamenti sicuri virtuali, è quello della formazione: tante le piattaforme e gli istituti universitari che offrono la possibilità di scegliere corsi e percorsi erogati completamente online che agevolano quindi alcune categorie di utenti, come i lavoratori e gli studenti con un budget limitato.
Ci si aspetta una ulteriore crescita nel prossimo biennio 2022-2024 dei mercati citati soprattutto in Italia, dove il cambiamento sta partendo già dalle amministrazioni che hanno iniziato il processo di digitalizzazione tanto auspicato.