La legge Zan, diventata un accesissimo dibattito politico-culturale, soprattutto dopo l’intervento di Fedez sul palco del concertone del 1° maggio, mira a contrastare l’omofobia, proponendosi di prevenire e contrastare la discriminazione e la violenza basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità.
Un ddl è una proposta di legge scritta dai parlamentari. La proposta per tradursi effettivamente in una legge deve seguire un iter ben preciso: l’approvazione dalla Camera, l’approvazione dal Senato, la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
La proposta di legge, approvata in prima lettura alla Camera il 4 novembre e ora all’esame della commissione Giustizia del Senato, è nata su iniziativa del deputato Pd Alessandro Zan.
Il testo prevede l’estensione dei cosiddetti reati d’odio per discriminazione razziale, etnica o religiosa (articolo 604 bis del codice penale), a chi compia discriminazioni verso omosessuali, donne, disabili. Nel dettaglio, è prevista la reclusione fino 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi commette o istiga a commette atti di discriminazione; c’è il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza, o per chi partecipa a organizzazioni che incitano alla discriminazione o alla violenza. Alle discriminazioni omofobe viene estesa un’aggravante che aumenta la pena fino alla metà.
Il testo prevede una “clausola salva idee”, che fa salve “la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte”. Se approvata la legge, il 17 maggio diverrà la giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, e sarà dedicata a promuovere, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, il rispetto e l’inclusione e contrastare pregiudizi e discriminazioni.
Il DDL è stato approvato alla Camera dei Deputati il 4 novembre 2020 con 265 voti favorevoli e 193 contrari e un astenuto. Per diventare legge, serve l’approvazione al Senato. Ma il DDL ZAN è stato bloccato da mesi dopo che alcuni partiti di destra (la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia in primis) hanno definito il provvedimento “non prioritario” e hanno fatto di tutto per ostacolare la calendarizzazione.