Il Real Sito di Carditello lancia la sua prima campagna di crowdfunding, dedicata al progetto di gelsicoltura e di riqualificazione ambientale del territorio, promosso dalla Fondazione guidata dal presidente Luigi Nicolais.
In occasione della Giornata mondiale della terra – evento green per promuovere la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta – sarà online la campagna Mille gelsi per Carditello sulla piattaforma www.derev.com/mille-gelsi-per-carditello con l’obiettivo di realizzare il viale dei gelsi nella Reggia borbonica e donare un albero ad ogni bambino (#UnBambinoUnGelso).
A partire da oggi, dunque, i donatori avranno la possibilità di associare ogni nuovo gelso impiantato a Carditello al nome di un bambino, ritirando premi e kit in edizione limitata (esperienze con i pony per bambini, completini per camminatori sportivi e ciclisti) e contribuendo a tutelare l’ambiente e a valorizzare il nuovo itinerario ecoturistico mappato dalla Fondazione per stimolare il turismo lento – lungo gli antichi sentieri tanto cari alla regina Maria Carolina – nel cuore verde della Campania Felix, oggi ancora tristemente nota come Terra dei Fuochi.
La piantagione di gelsi avrà effetti benefici sull’ambiente, contribuendo anche all’abbattimento della CO2 e di conseguenza alla diminuzione del riscaldamento globale causato dall’effetto serra (il gelso è una di quelle piante virtuose in cui lo stoccaggio di carbonio, che viene catturato tramite la fotosintesi e la trasformazione in biomassa, è maggiore rispetto all’emissione totale).
“Abbiamo già impiantato un migliaio di piantine di gelsi – spiega il direttore Roberto Formato – iniziando a riqualificare il Sentiero dei gelsi, il percorso di circa 9 km che unisce la Reggia di Carditello alla stazione di Capua. Il progetto di crowdfunding si inserisce nel programma della Fondazione per il benessere psicofisico dei visitatori, a partire dalle persone fragili e dai bambini speciali che saranno coinvolti nelle attività, e la promozione degli itinerari che circondano il Real Sito di Carditello, da percorrere a piedi, in bici o in handbike. Il gelso ha rappresentato per secoli una risorsa di immenso valore per il territorio, poiché le sue foglie erano usate per alimentare il baco da seta, allevato già nell’antichità per produrre i preziosi tessuti dei Borbone. Oggi intendiamo rilanciare questa vocazione, riaffermando l’identità della nostra comunità anche in vista di nuove applicazioni, come quelle nel campo dell’alimentazione, della nutraceutica e della cosmetica“.
La Fondazione è impegnata nella valorizzazione del sito culturale borbonico – confermando la missione di fattoria modello e di centro sperimentale, rilanciato con l’allevamento dei cavalli della pregiata razza dei Persano, la produzione di mozzarella e vini tipici locali, la coltivazione delle piante di gelso (gelsicoltura) e l’allevamento di bachi (bachicoltura) – e nella nuova campagna di monitoraggio ambientale, in collaborazione con Arpac e Regione Campania, nell’ambito della Carta di Carditello siglata dal ministro Sergio Costa.
La Carta prevede l’istituzione dell’Osservatorio ambientale sulla Terra dei Fuochi, in un territorio a lungo vittima di sversamenti di rifiuti da parte della criminalità organizzata, oggi oggetto di attenzioni e progetti di tutela e sostenibilità. E non solo.
Nella Reggia è attiva anche una stazione di biomonitoraggio che, grazie al volo delle api che perlustrano costantemente un raggio d’azione di 7 km da Carditello, permette di monitorare la presenza di metalli pesanti nell’aria, nell’acqua e nella vegetazione.