Gli elicotteri che sorvolavano sui quartieri dell’ala orientale di Napoli nel cuore della notte, annunciavano l’esecuzione di un’importante operazione finalizzata ad infliggere un duro colpo ala criminalità organizzata.
Un sentore che ha trovato riscontro nella realtà: alle prime ore dell’alba di martedì 20 marzo, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli ha dato esecuzione ad uniordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di sei soggetti emesso dalla Sezione G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiede della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
Tra i destinatari del provvedimento, due soggetti risultano già detenuti per altra causa e quattro, tra cui una donna, invece erano liberi.
Le manette sono scattate in seguito alle indagini scaturite dalla denuncia sporta nel mese di ottobre 2017 da un soggetto di origine napoletane, già titolare di attività commerciale, stanziatosi in provincia di Varese. Le attività investigative, coordinate dalla DDA, hanno permesso di contestare agli indagati il reato di estorsione, aggravato dalle modalità mafiose.
Tra le persone sottoposte ad indagini, spicca il nome di Salvatore D’Amico, alias O’ Pirata, noto esponete dell’omonima famiglia malavitosa, operante nel quartiere S. Giovanni a Teduccio, articolazione del più importante clan Mazzarella, balzato agli onori della cronaca all’incirca 10 giorni fa, nell’ambito della maxi-inchiesta “Petrol-mafie spa” e ritenuto perno portante del contrabbando di carburanti, nuovo business d’oro delle mafie.
Oltre a ‘o pirata, un altro volto noto della malavita locale è stato raggiunto dal provvedimento odierno: Massimiliano Baldassare, alias O’ Serpente, soggetto ritenuto legato a contesti di camorra del Comune di S. Anastasia.
Dai fatti contestati emerge che la vittima, nell’anno 2017, trovandosi in gravi difficoltà economiche, si rivolse ad un suo ex cognato, per ottenere un prestito in danaro dell’importo di euro 4.700 con la promessa di restituire l’intro capitale unitamente 1.000 euro a titolo di interessi.
Per la restituzione del capitale e degli interessi, aveva poi incaricato il fratello che, nell’eseguire il pagamento per l’estinzione del debito, fu tratto in inganno da uno dei soggetti arrestati.
Ad erogare il prestito fu o’ serpente, mentre il fratello della vittima consegnò 3.900 euro a Salvatore D’Amico con l’intento di estinguere il debito. Per farsi consegnare il danaro, o’ pirata proferiva minacce nei riguardi del fratello della vittima, intimandogli anche che, se non avesse consegnato la somma di danaro richiesta, avrebbe portato via tutte le autovetture dei suoi parenti residenti a Napoli.
Baldassare e D’Amico a questo punto, sarebbero passati alle cattive maniere, praticando violenza e minacce con l’intento di rientrare in possesso della cifra data in prestito in precedenza, oltre agli ulteriori 1.000 euro da corrispondere a titolo di interesse.
Di seguito, l’elenco dei nomi delle sei persone arrestate:
- Salvatore D’Amico – detto o’pirata – nato a Napoli il 01/07/1973
- Antonio Gallo – detto Marzio – nato a Napoli il 16/03/1976
- Massimiliano Baldassarre – detto o serpente – nato a Napoli il 13/07/1976
- Antonella Paudice, nata a San Giorgio a Cremano il 20/07/1977
- Gaetano Caputo, nato a Napoli il 28/11/1995
- Luca Caputo, nato a Napoli il 14/05/1977