Si è tenuta lo scorso 30 gennaio a Napoli la Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2021, un evento che tradizionalmente, come specificato sul sito Internet ufficiale del Ministero della Giustizia, si tiene ogni anno presso la Corte di Cassazione e presso le 26 Corti d’Appello.
Al di là dell’importante valore simbolico ed istituzionale di tale appuntamento, la Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2021 è stata anche un’occasione per fare il punto sulla situazione relativa alla criminalità in Campania e in provincia di Napoli, una tematica senz’altro molto importante per i cittadini e che, in una circostanza simile, viene trattata in modo assolutamente autorevole.
Sono state particolarmente interessanti, in tale ottica, le dichiarazioni del Presidente della Corte di Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis di Prossedi, e di Luigi Riello, Procuratore Generale, i quali hanno evidenziato come l’anno appena conclusosi, il 2020, abbia fatto registrare dei cambiamenti importanti rispetto al passato.
Dati apparentemente molto positivi
Ad una prima analisi delle statistiche, sembrerebbe che la situazione relativa ai crimini stia migliorando in maniera importante, ma non si può dimenticare il fatto che il 2020 è stato un anno decisamente “sui generis” per via della pandemia e che, di conseguenza, le statistiche riguardanti i crimini in Campania vanno considerate con la dovuta accortezza.
Nello specifico, le Autorità intervenute durante quest’evento hanno evidenziato come il numero dei reati sia calato in modo significativo quasi per tutte le tipologie di crimine.
Nella provincia di Napoli, ha sottolineato il Procuratore Generale Riello, gli omicidi mafiosi sono scesi dagli 11 dell’anno precedente ai 4 del 2020, ma al di là di crimini così estremi si sono evidenziati trend in calo anche per quel che riguarda reati più comuni: spicca, da questo punto di vista, una riduzione del -25% che riguarda sia le rapine che i furti.
Ascesa dei crimini informatici
Nel panorama delle diverse tipologie di reato, il solo “segno +” è risultato essere quello dei crimini informatici, cresciuti in maniera importante nello scorso anno.
Quella in questione, peraltro, è una tendenza che si sta consolidando in tutta Italia, come evidenziato anche dai dati di Istat: se da un lato si riducono i reati tradizionali, quelli che richiedono una prossimità fisica tra criminale e vittima, dall’altro crescono tutti i crimini che possono essere compiuti in rete e dinanzi ai quali è fondamentale essere ben preparati per evitare di incappare in delle “trappole”.
Perché non è il caso di esultare dinanzi a tali statistiche
Come si diceva, le statistiche apparentemente confortanti devono tuttavia essere considerate con tutta la cautela del caso, e a sottolinearlo sono le stesse personalità intervenute alla Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2021.
Anzitutto, viene sottolineato il fatto che le statistiche fanno giocoforza riferimento ai soli episodi per cui si è sporto denuncia, di conseguenza considerando anche i reati che non sono denunciati, le statistiche sarebbero probabilmente molto meno confortanti.
Inoltre, la pandemia e la conseguente necessità di restare in casa ha spalancato ulteriori problematiche: oltre ai crimini informatici, di cui si è detto, pare che siano purtroppo cresciute le violenze domestiche.
La flessione dei furti potrebbe essere soltanto temporanea
Anche la forte flessione riguardante i reati tradizionali, come i furti, probabilmente è solo temporanea e potrebbe tornare sui livelli pre-pandemia quando la situazione di emergenza sarà superata.
I furti, in particolar modo quelli domestici, devono continuare ad essere adeguatamente temuti, ed è quindi necessario che i cittadini napoletani non abbassino i livelli di guardia.
Le raccomandazioni, in questo senso, sono quelle di sempre: anzitutto è fondamentale accertarsi che l’abitazione sia protetta da porte blindate di qualità, in caso contrario è fondamentale acquistare valide porte blindate a Napoli da società specializzate come Ariete Porte Blindate, stesso dicasi per gli infissi, soprattutto laddove l’abitazione sia ubicata a pian terreno e quindi esposta ad eventuali forzature di finestre e portefinestre.
Anche la tecnologia, ovviamente, può essere decisiva: oggi si possono acquistare i sistemi antifurto più disparati, anche con spese del tutto accessibili.