“Guardare al futuro con prudente ottimismo e con fiducia”: da questa premessa parte il premier Draghi nel fare il punto della situazione, nel corso della conferenza stampa che si è svolta nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 16 aprile, voluta per fare il punto della situazione sui provvedimenti adottati dal governo o in corso di decisione su tre fronti: le riaperture, lo scostamento di bilancio, le opere che sono state messe in cantiere e la loro evoluzione.
Sul tema riaperture, il governo annuncia che si anticipa al 26 aprile l’introduzione della zona gialla con un cambiamento rispetto al passato, dando precedenza alle attività all’aperto. Ripartono i servizi di ristorazione, sia a pranzo e che a cena, riaprono anche le scuole, completamente in presenza in zona gialla ed arancione, in parte a presenza in parte a distanza, invece, in zona rossa.
“Con la decisione di oggi il governo ha preso un rischio ragionato, – ha affermato il premier Draghi – ma fondato su dati in miglioramento. Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini, si fonda su una premessa: quei provvedimenti che governano il comportamento nelle attività riaperte siano osservati scupolosamente, quindi distanziamenti e mascherine, unitamente ai controlli delle forze dell’ordine per garantirne il rispetto. Questo rischio ragionato in questo modo si traduce in un’opportunità straordinaria per l’economia e per la nostra vita sociale.”
Draghi ha poi aggiunto che la campagna vaccinale è uno degli aspetti fondamentali che ha portato il governo a propendere per questa decisione.
Il ministro della salute Roberto Speranza ha poi spiegato che le decisioni adottate sono frutto di due fattori fondamentali che nelle ultime settimane hanno determinato la piegatura della curva epidemiologica: il primo, le misure adottate con la sospensione dell’area gialla e le regioni divise in zona rossa ed arancione, hanno prodotto risultati. L’Rt nazionale a 0.85 questa settimana fa registrare una tendenza verso un miglioramento del quadro epidemiologico in tutte le regioni, unitamente all’aumento delle dosi dei vaccini, l’altro parametro che ha incoraggiato il governo a considerare la riapertura anticipata, con quasi l’80% degli ottantenni già vaccinati e l’accelerazione in corso per incrementare il numero di vaccinati tra le persone che rientrano nella fascia a maggior rischio.
Sulla base di questi elementi, il governo ha deciso di adottare un percorso positivo che possa consegnare un segnale di ripresa, seppure si tratterà di un percorso di natura graduale che prenderà il via il 26 aprile.
L’elemento prioritario resta la tutela e la salvaguardia della scuola. Tornare in presenza resta l’obiettivo prioritario: “la scuola rappresenta l’architrave fondamentale della nostra società”, ha affermato il ministro Speranza.
L’apertura graduale per rilanciare le attività economiche e sociali, si basa su un principio dettato da un dato di evidenza scientifica: nei luoghi all’aperto riscontriamo una difficoltà significativa della diffusione del contagio. L’auspicio è che con il passare delle settimane, a fronte di un quadro positivo derivante da un minor numero di contagi a fronte di un maggior numero di vaccinati, può portare alla riapertura anche di quelle attività che non si svolgono all’aperto.
Draghi ha annunciato anche che gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle, con pass tra regioni di colore diverso.
Il premier ha poi annunciato l’avvio di 57 opere già finanziate e deliberate prima che aspettavano di essere attuate.
Per quanto riguarda il Decreto sostegni, oltre al calo del fatturato, verranno introdotti altri criteri che riguardano l’utile d’impresa, l’imponibile fiscale per individuare i soggetti più colpiti dalla pandemia.