• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
martedì, 4 Novembre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

11 aprile 2015, duplice agguato di camorra a Ponticelli: morto Vincenzo Pace, ferito “Pierino” Cito

Luciana Esposito di Luciana Esposito
11 Aprile, 2021
in Cronaca, In evidenza
0
11 aprile 2015, duplice agguato di camorra a Ponticelli: morto Vincenzo Pace, ferito “Pierino” Cito
Share on FacebookShare on Twitter

972148_0150411_morto9L’11 aprile del 2015, a metà pomeriggio, i killer entrano in azione in via Roria Doria, arteria di via Angelo Camillo De Meis, nei pressi del “Bar Coppola”. Ad avere la peggio è il 47enne Vincenzo Pace, mentre rimane ferito il 38enne Emanuele Cito, reale obiettivo dell’agguato. Pace muore sul posto, raggiunto da quattro proiettili al volto e al torace, mentre Cito, sopravvive miracolosamente all’agguato. Ferito ad una spalla, viene trasportato all’ospedale Villa Betania.

ADVERTISEMENT

I sicari sono entrati in azione tra la gente, davanti a un bar.

Quando la squadra anticrimine del locale commissariato di polizia giunge sul posto, Pace era già deceduto e il suo corpo esanime viene coperto da un lenzuolo bianco. Gli agenti fanno appena in tempo a mettere in sicurezza la scena del crimine. Sul posto si genera immediatamente un capannello di curiosi, ma anche di amici e soprattutto parenti del deceduto che accorrono in lacrime e urlando, incapaci di credere che Pace sia davvero stato ucciso. Malgrado i precedenti per estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, non era lui il “pezzo da 90” da stanare: questo è chiaro, fin da subito, a tutti, anche agli investigatori del commissariato di Ponticelli e della Squadra Mobile della Questura ai quali vengono affidate le indagini che si concentrano subito sulla figura di Emanuele Cito detto “Pierino”, sopravvissuto miracolosamente all’agguato.

Cito e Pace, due ex Sarno, dopo qualche anno di esilio forzato dalla scena camorristica ponticellese erano tornati alla ribalta insieme a Raffaele Stefanelli, figura di spicco del clan D’Amico del rione Conocal e stavano cercando di riorganizzarsi, gettando le basi per fondare un sodalizio camorristico autonomo, animato dall’intento di scalzare l’egemonia dei De Micco per appropriarsi del controllo del traffico illecito a Ponticelli.

Un duplice agguato destinato ad una figura che ricopriva un ruolo tutt’altro che marginale nello scacchiere della malavita ponticellese e che che matura in un momento storico ben preciso, contestualmente al declino del clan Sarno e nell’ambito della consequenziale faida esplosa tra diversi focolai camorristici per il controllo del territorio.

Una guerra che consacra la supremazia dei De Micco in seguito all’agguato in cui perse la vita la donna-boss Nunzia D’Amico detta la “passilona”, il 10 ottobre del 2015, quindi 6 mesi dopo l’omicidio di Pace.

Un omicidio voluto dai De Micco proprio per stroncare la compagine camorristica che si stava rifondando sui relitti dell’ex clan Sarno e che puntava a minare proprio l’egemonia dei Bodo a Ponticelli.

E’ lo stesso Emanuele Cito ad indicare i De Micco come possibili mandanti dell’omicidio del socio ed amico Vincenzo Pace. Ne era talmente sicuro che dopo l’agguato aveva organizzato la risposta per colpire i “Bodo”, ma fu fermato dalle forze dell’ordine.

Arrestato nel dicembre del 2009 per estorsione aggravata, mentre era in libertà vigilata, Cito prese di mira un cantiere presso il quale si stavano effettuando lavori di ristrutturazione di uno stabile. Dopo insistenti richieste, riuscì ad intascare il denaro: 50 euro, questo il bottino che l’uomo aveva estorto e che aveva ancora in tasca quando è stato tratto in arresto poco dopo, presso l’abitazione della madre, nel rione De Gasperi.

La “breve parentesi” presso la casa circondariale di Poggioreale non ridimensiona le velleità di Cito che, trasferitosi nel Parco Merola di Ponticelli, recluta nuova manovalanza per tentare l’ambiziosa “scalata al potere”. 

Il piano camorristico di Cito, classe 1976, padre di 4 figli e proprietario di due cani, viene smorzato da due episodi cruciali: un mancato agguato e l’arresto.

Dopo il raid armato dell’11 aprile, costato la vita all’amico e gregario Vincenzo Pace, al quale lo stesso Cito sopravvive con la consapevolezza che i cecchini li avevano raggiunti per uccidere lui, Pierino trascorre le sue giornate standosene rintanato nel suo appartamento nel parco Merola di Ponticelli ed esce solo se e quando è strettamente necessario. Vive da “sorvegliato speciale”, ma non ridimensiona le sue velleità, tant’è vero che furono le forze dell’ordine a sventare il suo tentativo di vendicare la morte di Pace.

Ne erano consapevoli i De Micco, tant’è vero che nel maggio del 2016 architettarono un ingegnoso agguato, ideato nuovamente per eliminare l’aspirante boss Emanuele Cito. Al calar del sole, la sua auto, parcheggiata all’interno del Parco Merola di Ponticelli, fu prima scassinata e poi spintonata fino al cancello d’ingresso perennemente aperto, dove fu data alle fiamme.

Secondo gli inquirenti, i De Micco avevano messo in atto una simulazione di furto con l’intento di indurre “Pierino” a lasciare il suo bunker per recuperare l’auto, mentre i killer erano appostati e pronti a sparare, non appena Cito sarebbe sceso in strada per sedare l’incendio. L’aspirante boss, però, legge immediatamente la reale intenzione celata dietro quel raid incendiario e si guarda bene dal precipitarsi in strada per spegnere le fiamme.

Nessuno dei residenti del parco Merola, quella sera, si prenderà la briga di domare l’incendio che verrà placato solo dai vigili del fuoco. Restano tutti barricati in casa, a sbirciare dal balcone e dalle finestre quello che sta accadendo in strada.

“Hanno incendiato la macchina di quello che voleva comandare lui”: bisbiglia il popolo addentrato nelle dinamiche della malavita locale. Dal suo canto, “Pierino” si affaccia al balcone ed inizia ad urlare frasi piuttosto eloquenti contro gli aguzzini appostati per stanarlo: “se questa è la malavita, meglio fare il pentito”, “viva la PS”, “viva l’omertà”.

103442261-83dc8985-506d-4cca-a7a3-834ac4cacbf6A distanza di un mese da quella “notte di fuoco”, anche il nome di Emanuele Cito finisce nell’elenco dei 94 arrestati nell’ambito dell’operazione “Delenda” volta a sgominare il clan D’Amico e il business dello spaccio di droga tenuto in piedi dall’organizzazione, non solo nel Rione Conocal di Ponticelli.

Emanuele Cito, come altri 78 destinatari di quel provvedimento, ha scelto il rito abbreviato per mirare alla riduzione della pena.       

 

ADVERTISEMENT
Prec.

E’ il napoletano Ciro Priello il vincitore del programma “Lol – Chi ride è fuori”

Succ.

Titolare di una pizzeria casertana si siede in strada per protestare contro i controlli covid delle forze dell’ordine

Può interessarti

Condannato a 17 anni l’ex fidanzato per la morte della 13enne precipitata dal balcone
Cronaca

Condannato a 17 anni l’ex fidanzato per la morte della 13enne precipitata dal balcone

3 Novembre, 2025
Poliziotto ucciso in incidente, il 28enne alla guida del suv: “avrei preferito morire io”
Cronaca

Poliziotto ucciso in incidente, il 28enne alla guida del suv: “avrei preferito morire io”

3 Novembre, 2025
Due nuove morti bianche a Piedimonte Matese
Cronaca

Morto in ospedale dopo lunga agonia operaio coinvolto in un incidente sul lavoro a Scampia

3 Novembre, 2025
Andrea Ottaviano: storia di un agguato messo a segno per salvaguardare “gli affari di famiglia”
Cronaca

Criminalità a Napoli: furti in calo e crescita di estorsioni e traffici illeciti

3 Novembre, 2025
Pensioni d’invalidità fittizie: “il sistema” orchestrato dalla camorra per raggirare lo Stato
Cronaca

Criminalità in Campania: calano furti e rapine, crescono estorsioni e reati ambientali

3 Novembre, 2025
Cronaca

Criminalità in Italia: più reati al Nord, ma il Sud resta fragile per violenza e microcriminalità

3 Novembre, 2025
Succ.
Titolare di una pizzeria casertana si siede in strada per protestare contro i controlli covid delle forze dell’ordine

Titolare di una pizzeria casertana si siede in strada per protestare contro i controlli covid delle forze dell'ordine

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Il Natale si fa personale con Fotoregali.com: regali su misura che parlano di gioia e affetto 

Il Natale si fa personale con Fotoregali.com: regali su misura che parlano di gioia e affetto 

di Redazione Napolitan
4 Novembre, 2025
0

Con l’arrivo delle festività, si rinnova il desiderio di sorprendere chi amiamo con un pensiero speciale. Ma in un mondo...

Bonus ISEE fino a 15.000 euro, l’elenco delle agevolazioni da richiedere subito

Bonus e aiuti per single: tutte le agevolazioni

di Redazione Napolitan
3 Novembre, 2025
0

Negli ultimi anni il legislatore e le amministrazioni locali hanno ampliato la gamma di misure di sostegno anche per le...

Tragedia e speranza in Himalaya: due alpinisti italiani dispersi sul Monte Panbari, condizioni meteo critiche

Tragedia e speranza in Himalaya: due alpinisti italiani dispersi sul Monte Panbari, condizioni meteo critiche

di Redazione Napolitan
3 Novembre, 2025
0

Nel cuore dell’Himalaya nepalese, sulla vetta di circa 6.887 metri del Monte Panbari, una spedizione italiana è finita in una...

Condannato a 17 anni l’ex fidanzato per la morte della 13enne precipitata dal balcone

Condannato a 17 anni l’ex fidanzato per la morte della 13enne precipitata dal balcone

di Redazione Napolitan
3 Novembre, 2025
0

La mattina del 25 ottobre del 2024 una tragedia ha sconvolto la città di Piacenza: la tredicenne Aurora Tila è...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?