Impazza la faida tra clan a Ponticelli. Lungo le strade del quartiere della periferia orientale di Napoli, la camorra torna a far sentire la sua temibile presenza a suon di raid.
L’ultimo episodio si è verificato la notte scorsa, alle 3.40 in via Crisconio. L’esplosione di un ordigno artigianale, piazzato in un cassonetto della spazzatura, ha provocato una forte deflagrazione che ha bruscamente stroncato il sonno dei residenti in zona che hanno immediatamente allertato il 113.
Sul posto sono giunte diverse pattuglie della polizia di Stato e i vigili del fuoco.
Danneggiate almeno sei auto, l’ordigno ha anche mandato in frantumi i vetri di diverse abitazioni.
Un episodio che matura in un clima già concitato per effetto del misterioso ferimento di Giuseppe Righetto, elemento di spicco del clan Casella, al quale ha fatto seguito il duplice agguato in cui ha perso la vita il 29enne Giulio Fiorentino ed è rimasto ferito il 23enne Vincenzo Di Costanzo, entrambi ritenuti contigui al clan XX.
Secondo quanto riferito da alcuni residenti in zona, sull’ordigno piazzato la notte scorsa ci sarebbe proprio la firma del clan XX, costituito dagli eredi del clan De Micco-De Martino.
Un ordigno collocato in una zona strategica per rivolgere un monito ai rivali: questa la replica degli XX all’agguato subito lo scorso sabato notte.
I cittadini, la gente comune che stamattina si vede costretta a raccogliere i vetri mandati in frantumi e a riparare i danni arrecati da quel raid che ha ringalluzzito il clima da far west che si respira nel quartiere, raccontano che da diversi giorni, al calar del sole, le reclute del clan XX vengono avvistate in sella agli scooter, intenti a inscenare una vera e propria “caccia all’uomo”, con tanto di armi in vista.
Con i fratelli Casella rintanati nei loro bunker, gli XX non riescono ad intercettare bersagli sensibili da colpire per replicare al torto subito ed avrebbero così deciso di puntare tutto sull'”effetto bomba”.
La scelta della zona in cui piazzare l’ordigno si presta a diverse ipotesi investigative: in via Crisconio abitano diversi parenti del clan Casella, ma anche altre persone riconducibili ad altri personaggi di spicco della malavita locale. Oltre ad alcuni parenti dei De Micco, lì vive anche una delle figure cardine del clan fondato nel rione Conocal da giovani, giovanissimi leve.
Quell’ordigno potrebbe aver consegnato un inquietante monito ai Casella, palesandogli la volontà di colpire le persone a loro vicine, laddove non riusciranno a stanare le figure apicali del clan che vivono letteralmente barricati in casa. Tuttavia, potrebbe anche trattarsi di un avvertimento rivolto agli aspiranti leader del Conocal e scegliendo quella zona “borderline” che si presta a varie ipotesi investigative, avrebbero consegnato un monito chiaro solo alle persone direttamente interessate e coinvolte nella faida in corso.
Tra i residenti in zona regna la paura, perchè la bomba esplosa stanotte consegna un’inquietante certezza: neanche tra le mura delle loro abitazioni possono sentirsi al sicuro.