Un grido d’allarme che rilancia la gravità della situazione in Campania, sul fronte emergenza covid e che giunge da una fonte autorevole: Giovanni Lombardi, sindaco di un comune casertano, ma soprattutto medico anestesista-rianimatore al ‘Cotugno’ di Napoli.
Il primo cittadino sta vivendo in prima linea le difficoltà della terza ondata e si fa portavoce, anche grazie al suo ruolo istituzionale, della situazione drammatica che stanno vivendo gli ospedali campani, ormai al collasso.
Il primo cittadino del comune casertano di Calvi Risorta poco dopo la mezzanotte di sabato 6 marzo, dopo aver concluso un turno di 12 ore nel pronto soccorso dell’ospedale Cotugno di Napoli ha pubblicato un post sul suo profilo facebook per lanciare l’allarme: “L’assistenza sanitaria non è più garantita”.
“La centrale operativa regionale di smistamento non è riuscita a trovare né un posto di terapia intensiva né di sub-intensiva in nessun ospedale della Campania. Questo significa che siamo costretti a lasciare pazienti critici in reparti non intenivistici per mancanza di posti letto. – si legge nel post pubblicato dal sindaco di Calvi Risorta – La variante (soprattutto quella inglese) sembra essere più aggressiva ed in grado di colpire anche i giovani, i ventilatori scarseggiano e, per ridurre la pressione sugli ospedali, urge un nuovo e serio lockdown perché, al momento, l’assistenza sanitaria non è più garantita”.