Gaudiano con ‘Polvere da sparo’ vince la sezione Nuove Proposte dell’edizione 2021 di Sanremo e si commuove.
Sul palco del teatro Ariston, il direttore artistico e conduttore Amadeus, affiancato dalla direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, incorona Gaudiano con ‘Polvere da sparo’ vincitore delle Nuove proposte, secondo Davide Shorty con ‘Regina, terzo Folcast con ‘Scoprimi’ e quarto Wrongonyou con ‘Lezione di volo’.
“Dedico questa vittoria a mio padre, alla mia famiglia e a tutte le persone che mi hanno permesso di essere qui” dice Gaudiano, all’anagrafe Luca Gaudiano. E, commosso con le lacrime agli occhi, aggiunge: “E’ qualcosa di eccezionale. Due anni fa mio padre è andato via, ma ora lo sento qua con me”.
Gaudiano, nato a Foggia il 3 dicembre 1991, era molto legato al padre, morto due anni fa in seguito a una malattia. E’ stato proprio il padre a indirizzarlo verso la musica regalandogli una chitarra in occasione del 15esimo compleanno. Dopo il diploma, Gaudiano lascia la sua terra e si trasferisce a Roma per approfondire gli studi musicali. Vive alcune soddisfacenti esperienze nell’ambito del teatro musicale e decide di concentrarsi sulla sua musica. Negli ultimi tre anni ha accompagnato verso la fine terrena suo padre.
L’esperienza traumatica lo induce a trasferirsi a Milano, dove trova ispirazione per la produzione dei suoi brani, che registra insieme al producer Francesco Cataldo, grazie all’incontro con Adom Srl e Leave Music. Il 25 settembre 2020 debutta con un 45 giri digitale ‘Le cose inutili’ (Leave Music), con all’interno un lato A dal titolo ‘Le cose inutili’, singolo di punta dell’esordio scritto durante lockdown, e un lato B, ‘Acqua per occhi rossi’. Si presenta a Sanremo Giovani con ‘Polvere da sparo’, il brano con cui esorcizza il dolore per la morte del genitore. La canzone, come ha raccontato più volte Gaudiano, è nata di getto durante il difficile periodo al centro del quale c’era solamente l’assenza del padre. Il rapporto speciale tra i due si è trasformato in musica, i momenti passati insieme sono diventati immagini che Gaudiano ha deciso di trasformare in una canzone, non per parlare del dolore o dell’assenza ma per segnare la sua rinascita.