“Un incubo nell’incubo” quello vissuto da un giovane napoletano che sta cercando in tutti i modi di raggiungere la capitale del Regno Unito per correre al capezzale del fratello e della sorella che vivono a Londra da diversi anni e che lo scorso venerdì sono stati vittime di un’efferata aggressione da parte dell’ex compagno di lei.
I due – fratello e sorella di origini napoletane – vivevano in casa con l’ex compagno di lei, un uomo di origini bengalesi, anche lui trasferitosi a Londra molti anni fa e che malgrado le plurime denunce sporte negli ultimi tempi per denunciare le violenza subite dalla donna, continuava a vivere sotto lo stesso tetto, in attesa dell’udienza di separazione.
Vivevano da separati in casa e la donna e suo fratello erano costretti a convivere con i continui dispetti dell’uomo che gli ha reso la vita un inferno, fino all’estremo epilogo. Stanchi di vivere in quel clima esasperato, i due avevano preso in affitto un altro appartamento e lo scorso venerdì, mentre erano intenti a fare le valigie per lasciare definitivamente quella casa diventata un incubo per loro, l’uomo ha impugnato un coltello e si è scagliato contro di loro. Ne è nata una colluttazione violenta che non è degenerata in un epilogo ben più drammatico, grazie al provvidenziale intervento della polizia che i due sono riusciti ad allertare durante le concitate fasi dell’aggressione. Le forze dell’ordine sono quindi giunte sul posto ed hanno tratto in arresto l’uomo, allertando i soccorsi per le due vittime. Gli agenti si sono trovati al cospetto di una scena da film horror: sangue ovunque, una porta distrutta a suon di coltellate da parte dell’uomo, pronto a tutto pur di stanare i due che si erano chiusi in una stanza per evitare il peggio.
Alla donna, raggiunta da diverse coltellate, è stata anche strappata una copiosa parte di cuoio capelluto. Il fratello, invece, è riuscito ad evitare il peggio, affrontando l’uomo armato di coltello e pertanto adesso è costretto a fare i conti con plurime ferite da arma da taglio.
Il fratello maggiore dei due, residente a Napoli, appena ha saputo dell’incubo che stanno vivendo i suoi cari, si è recato all’aeroporto per prendere il primo volo utile per raggiungere la capitale del Regno Unito, ma il pessimo stato della carta d’identità – ancora in versione cartacea – non gli ha consentito di partire.
Inizia, così, un calvario nel quale tanti cittadini della periferia orientale di Napoli potranno immedesimarsi: recandosi agli uffici della VI Municipalità di Napoli scopre che non è così facile rinnovare un semplice documento d’identità.
Sul sito del comune di Napoli si legge che la richiesta per il rilascio della carta d’identità elettronica può essere inoltrata agli uffici di via Atripalda tutti i giorni lavorativi dalle 8.30 alle 14.00. In realtà, l’emergenza covid ha introdotto ben altre regole e quando il giovane si è recato negli uffici della VI Municipalità a San Giovanni a Teduccio gli è stato spiegato che “vengono fatte entrare 20 persone al giorno”. Non è possibile in nessun modo prenotare un appuntamento, vale la regola dell'”entra chi arriva per primo“, dopodichè è impossibile recarsi agli sportelli. Così se ci sono cittadini che dalle prime luci dell’alba si possono recare all’esterno degli uffici pur di garantirsi la possibilità di trovarsi a tu per tu con i dipendenti pubblici retribuiti per garantire un servizio alla collettività, chi non può farlo resta escluso.
“Non mi resta da fare altro che rinnovare il passaporto, sperando che mi sia riconosciuto lo status di estrema urgenza – spiega l’uomo che freme per raggiungere Londra e riabbracciare i suoi cari – perchè mi trovo in una situazione di estrema urgenza ed emergenza. Mio fratello non è autosufficiente, le ferite riportate non gli permettono di lavarsi autonomamente. Inoltre, alcune coltellate che ha ricevuto sulle volto hanno reciso le ghiandole salivari e quindi non può mangiare, perchè non è in grado di produrre saliva. Non hanno bisogno di me solo per una questione di carattere affettivo ed emotivo, ma anche e soprattutto per ricevere un aiuto concreto. Spero di riuscire a sbrigare questo iter burocratico quanto prima per mettere fine almeno alla prima parte dell’incubo.”
Resta infatti da capire in che modo le autorità inglesi sanzioneranno quella duplice aggressione che per una fortuita casualità non si è tramutata in un duplice omicidio. Il timore della donna è che al suo ex compagno vengano concessi i domiciliari, consegnandogli così la preziosa opportunità di tornare nuovamente in azione per terminare l’opera uccidendo sia lei che suo fratello.