L’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, è morto insieme a Vittorio Iacovacci, un militare dell’Arma dei Carabinieri, intorno alle 9 italiane di lunedì 22 febbraio, nella cittadina di Kanyamahoro. Lo ha confermato con «profondo dolore» la Farnesina.
C’è anche una terza vittima: l’autista, come confermato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota pubblicata dal Quirinale. Attanasio è stato colpito da spari. L’attacco, compiuto con armi leggere, sarebbe stato un tentativo di rapimento.
L’ambasciatore di 43 anni, originario del comune lombardo di Limbiate, sposato con tre figlie, e il carabiniere 30enne Vittorio Iacovacci originario di Sonnino (Latina), stavano viaggiando a bordo di un’autovettura in un convoglio della Monusco, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.
Luca Attanasio, classe 1977, sposato, con tre figli, laureato all’Università Bocconi di Milano nel 2001, dopo aver lavorato per breve tempo nella consulenza aziendale aveva avviato il percorso che lo avrebbe portato nella Carriera diplomatica, nel 2003.
Al ministero degli Esteri era stato assegnato alla Direzione per gli Affari economici, poi alla segreteria della Direzione generale per l’Africa.
Divenuto vicecapo della Segreteria del sottosegretario di Stato con delega per l’Africa, era diventato prima capo dell’Ufficio economico e commerciale presso l’Ambasciata d’Italia a Berna (2006-2010) e poi Console generale reggente a Casablanca, in Marocco (2010-2013).
Rientrato a Roma nel 2013, diventato Capo segreteria della Direzione generale per la Mondializzazione e gli Affari globali, era tornato in Africa prima come Primo Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia in Abuja, Nigeria (2015) e dal 2017, come Capo missione a Kinshasa, in Congo, dove dal 31 ottobre 2019 era stato confermato in qualità di Ambasciatore straordinario.
Pochi mesi fa, insieme alla moglie Zakia Seddiki — fondatrice e presidente dell’associazione umanitaria «Mama Sofia», che aiuta bambini e giovani madri in Congo — era stato consegnato il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace, organizzata dall’associazione culturale Elaia.
L’ambasciatore italiano Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e il loro autista sono morti nella Repubblica Democratica del Congo come conseguenza di un attacco al convoglio Onu, che si sarebbe dovuto concludere con un sequestro. Attanasio era uno degli ambasciatori italiani più giovani nel mondo.
Aveva trent’anni il carabiniere Iacovacci rimasto ucciso nell’attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite. Il militare era in servizio da settembre scorso all’Ambasciata italiana in Congo. Originario di Sonnino, in provincia di Latina, era effettivo al 13/mo Reggimento carabinieri Friuli Venezia Giulia, con sede a Gorizia. Aveva prestato servizio anche alla Folgore.