L’affiancamento dei bus turistici al trasporto pubblico locale, realizzato con il doppio obbiettivo di decongestionare il Tpl garantendo il distanziamento tra i viaggiatori da un lato e di sostenere i livelli occupazionali del settore dall’altro, a poche settimane dalla sua attuazione è già un caso.
Quello che doveva diventare un sostegno alle imprese di trasporto persone mediante autobus a noleggio, si sta rivelando un privilegio per pochi eletti.
“Una buona idea, da noi proposta e sostenuta, realizzata malissimo – attacca il Pres. Confesercenti Interregionale Campania-Molise Vincenzo Schiavo -. Si tratta di un’occasione solo per pochi privilegiati, come dimostra sia l’affidamento di 30 bus di supporto per ANM sia gli incrementi di corse da parte di CTP, EAV e AIR, che sono andate a finire nelle mani di un numero ristretto di aziende. Le procedure di assegnazione e i requisiti richiesti sono un imbuto troppo stretto per permettere la partecipazione a una platea vasta“.
Eppure, come specificato nell’art. 83, d.lgs. n. 50 del 2016, i criteri di selezione dovrebbero avere il più ampio numero di potenziali partecipanti, nel rispetto dei principi di trasparenza e rotazione, ed essere attinenti e proporzionati all’oggetto dell’appalto, tenendone presente l’interesse pubblico.
Lo stesso articolo precisa, inoltre, che i criteri di selezione riguardano esclusivamente i requisiti di idoneità professionale, la capacità economica e finanziaria e le capacità tecniche e professionali.
Non si capisce, dunque, il perché del vincolo relativo alla classe ambientale (Euro 5 e Euro6) dei veicoli.
“Nella realtà, pare poi che questo vincolo non venga neanche rispettato – avverte il coordinatore Campania Confesercenti/Federnoleggio Gennaro Lametta – visto che il parco macchine delle stazioni appaltanti non risulta essere così virtuoso. Infatti, numerose sono le segnalazioni di veicoli in servizio che non corrispondono ai criteri richiesti nel capitolato d’appalto“.
Attenzionando ulteriormente le assegnazioni avvenute, anche sul principio di rotazione sorge qualche dubbio.
In particolare, all’art. 36 del D.Lgs. n. 50/2016 si spiega che l’affidamento e l’esecuzione dei lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie previste, “avviene (…) nel rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti e in modo da assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese” per evitare che si creino rendite di posizione.
“Tutti hanno diritto a lavorare, soprattutto in questo momento storico drammatico – continua il Presidente Vincenzo Schiavo -. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha causato una contrazione dell’economia paragonabile a quella registrata durante la seconda guerra mondiale e Federnoleggio/Confesercenti Campania non può tollerare che altre aziende falliscano per colpe di altri. Riteniamo, dunque, necessaria una rivisitazione delle procedure di selezione per l’affidamento dei suddetti appalti ma soprattutto si chiede l’intervento delle istituzioni affinché vigilino sulla equa ripartizione dei servizi“. Infine, il coordinatore regionale Confesercenti/Federnoleggio Gennaro Lametta avverte: “A tutti dev’essere garantita la sopravvivenza e Confesercenti, con la propria verticale di categoria, vigilerà costantemente e, se sarà necessario, denuncerà alle autorità competenti qualsiasi tentativo di distorsione o di azioni dannose per la collettività“.