L’indice Rt in Italia sale a 0.95. La scorsa settimana l’indice Rt era a 0.84.
Sono 7 le regioni italiane in cui l’indice Rt è superiore a 1. Per la seconda settimana, si evidenziano segnali in controtendenza: rallenta il calo dei nuovi casi e si rischia un nuovo rapido aumento diffuso. Nella mappa dell’epidemia in Italia, Umbria e provincia di Bolzano sono considerate a rischio alto. Sono 10 le regioni a rischio moderato, 9 quelle a rischio basso.
L’incidenza di Covid-19 “a livello nazionale negli ultimi 14 giorni rimane sostanzialmente stazionaria rispetto alla settimana precedente: 269,79 casi per 100.000 abitanti (25/01/2021-07/02/2021) rispetto a 273,01 per 100.000 abitanti (18/01/2021-31/01/2021)” secondo il report..
L’incidenza “è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate. Nella settimana di monitoraggio, due Regioni hanno una incidenza settimanale sotto i 50 casi per 100.000 abitanti (Sardegna e Valle d’Aosta) mentre l’incidenza supera la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in tre regioni/PA: Provincia Autonoma di Bolzano (770,12 per 100.000 abitanti) Provincia Autonoma di Trento (254,85 per 100.000 abitanti) e Umbria (283,28 per 100.000 abitanti)”.
“Si osserva una diminuzione nel numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (5 Regioni/Pa). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua ad essere alto, ma sotto la soglia critica (24%)”, si osserva ancora nel documento.
“Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.214 (2 febbraio 2021) a 2.143 (9 febbraio 2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 20.317 a 19.512″, sempre dal 2 al 9 febbraio.
Tuttavia, “tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali – rilevano gli esperti – con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza, impongono comunque misure restrittive”. Proprio in virtù di tali variazioni fra aree del Paese, “in alcuni contesti – avvertono Iss e ministro – un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari, in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica”.
L’Rt di tutte le regioni:
Abruzzo 1.22
Basilicata 1.2
Calabria 0.81
Campania 0.8
Emilia-Romagna 0.94
Friuli Venezia Giulia 0.98
Lazio 0.96
Liguria 1.08
Lombardia 0.97
Marche 0.94
Molise 1.09
Piemonte 0.93
Bolzano 1.25
Trento 1.2
Puglia 1.05
Sardegna 0.87
Sicilia 0.66
Toscana 1.1
Umbria 1.2
Valle d’Aosta 0.77
Veneto 0.71