Nel Rione De Gasperi di Ponticelli continua a regnare un dilagante clima di paura ed apprensione: i residenti in zona vedono minata la loro sicurezza dalla profonda voragine che nei giorni scorsi si è aperta in via Angelo Camillo De Meis, a ridosso del marciapiede che costeggia il rione e che nelle ore precedenti si è allargata, risucchiando le transenne disposte per delimitare l’area e parte del ballatoio dell’isolato 1. Il terreno ha ceduto a pochi metri di distanza da uno dei varchi d’ingresso, in prossimità del gabbiotto del custode e delle scalette che fungono da collegamento diretto tra la strada – temporaneamente chiusa per consentire i lavori di messa in sicurezza – e i primi isolati del rione.
La presenza della profonda voragine nel sottosuolo è stata scoperta in maniera fortuita, lo scorso 12 gennaio, in seguito al cedimento di parte del marciapiede. I residenti in zona allertarono i vigili del fuoco perchè allarmati da un forte odore di gas. Una volta giunti sul posto, i pompieri hanno rilevato la presenza della voragine e hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area. A lavoro anche i tecnici di Abc, ma anche dell’Italgas. Una situazione che ha arrecato anche una serie di disagi alle famiglie che vivono nel rione, costrette a fare a meno di acqua e gas per diverse ore.
I primi isolati del Rione De Gasperi non rientrano nel piano di assegnazione ed abbattimento del comune di Napoli. Secondo i criteri di assegnazione stabiliti dalla giunta comunale, infatti, verranno sfollati dapprima gli isolati che si trovano nelle adiacenze di via Curzio Malaparte, l’altra via d’accesso al rione, l’unica attualmente fruibile per entrare ed uscire dal De Gasperi. Una decisione maturata in seguito alle perizie effettuate dai tecnici di Palazzo san Giacomo e che hanno rilevato una criticità strutturale maggiore negli isolati che vanno dal 18 al 28.
Il piano di assegnazione dei nuovi alloggi, costruiti proprio di fronte al vecchio rione, nato nel 1946 grazie al piano Marshall per fornire un alloggio temporaneo agli sfollati del dopoguerra, ha riscontrato diverse criticità: in primis, l’impossibilità di sgomberare i palazzi per intero, in quanto occupati da famiglie non aventi diritto ad un alloggio Iacp. Pertanto, l’amministrazione è costretta a lavorare su un duplice fronte: trovare una soluzione utile per spostare i non aventi diritto dagli isolati che rientrano nel piano di abbattimento e, al contempo, proseguire con l’assegnazione degli alloggi alle famiglie alle quali spetta una casa di edilizia popolare.
Assegnate tutte le case costruite nel nuovo De Gasperi, resta da capire in che modo il Comune di Napoli deciderà di attivarsi per risolvere l’emergenza abitativa che dilaga nel rione e in che misura la voragine che minaccia la serenità dei residenti negli isolati che non rientrano nel piano di assegnazione potrà indurre l’amministrazione a rivalutare la situazione.