Riflettori puntati sull’ospedale del Mare di Ponticelli, dove alle prime luci dell’alba, si è verificato il cedimento di una nutrita fetta di manto stradale nel varco 7 del parcheggio, generando una profonda voragine nella quale, al momento, risultano coinvolte solo 3 vetture. I vigili del fuoco stanno lavorando, anche con il supporto di droni e cani, per scongiurare la presenza di dispersi tra le macerie inghiottite dalla voragine.
Il cedimento strutturale, dovuto ad un problema idrogeologico, secondo quanto dichiarato dal governatore De Luca nel corso del sopralluogo svolto in mattinata, è avvenuto intorno alle 6,45. Solo una fortuita causalità ha quindi evitato che più vetture e probabilmente anche delle persone, rimanessero coinvolte.
Proprio in quella sede, infatti, da diverse settimane sono stati allestiti dei presidi per i tamponi e per i vaccini. Motivo per il quale, fino a poche ore prima del cedimento del suolo, in quell’area stanziavano centinaia di persone: docenti, personale medico-sanitario, in coda fino al tardo pomeriggio di ieri, giovedì 7 gennaio, per sottoporsi al vaccino anti-covid, mentre nelle settimane precedenti tantissimi cittadini si sono recati in quella sede per sottoporsi al tampone, anche accompagnati dai loro figli.
“Quello che è accaduto all’interno del parcheggio dell’Ospedale del Mare è impressionante. – racconta uno dei tanti cittadini che è raggiunto la struttura proprio per sottoporsi al tampone – Pensare che proprio in quell’area sono stato con la mia famiglia il mese scorso, nell’ambito della campagna di tamponi organizzata dalla Regione Campania per la ripresa dell’attività scolastica. C’erano decine di bambini con genitori ed è stato davvero provvidenziale che l’incidente sia accaduto in un orario in cui l’area non era frequentata da nessuno. Impressiona anche constatare come una struttura di recentissima realizzazione possa essere soggetta a fenomeni di questo tipo. A questo punto è indispensabile sapere se si è trattato di un imprevedibile fenomeno naturale piuttosto che un fatto dovuto alla responsabilità di qualcuno. Quel che è certo è che una cosa del genere proprio non ci voleva in un momento così delicato per la sanità.”
Incredulità e sconcerto regnano anche nei commenti delle tante persone che proprio ieri stanziavano in quell’area per farsi somministrare il vaccino: ““Per non morire di covid, potevamo morire per fare al vaccino”, commenta un altro utente.
“Non voglio nemmeno pensare cosa sarebbe accaduto se fosse accaduto qualche ora prima, – spiega un’altra donna che proprio ieri si era recata al nosocomio ponticellese per sottoporsi al vaccino – mi sento una miracolata, come tutte le persone che come me si trovavano proprio lì ieri. Poteva verificarsi una tragedia simile a quella del Ponte Morandi a Genova. Posso tirare un sospiro di sollievo e pensare che me la sono cavata bene, ma non credo che riuscirò a dormire stanotte. Penso ai miei figli, alla mia famiglia, al rischio che ho corso. Per tutelare loro, soprattutto loro, oltre alle persone con le quali sono in contatto tutti i giorni mi sono sottoposta al vaccino. Sarebbe stata una vera e propria beffa del destino, se quella voragine si fosse aperta mentre mi trovavo lì, insieme a tantissime altre persone che come me erano in coda per vaccinarsi.”