Poteva essere una mattanza, una strage destinata a coinvolgere centinaia di persone: quelle che fino a poche ore prima erano in fila, nello stesso punto dell’area parcheggio dell’ospedale del Mare di Ponticelli in cui stamane si è aperta una profonda voragine, per sottoporsi al vaccino anti-covid.
Docenti, personale medico, ma anche tanti bambini: se il cedimento del manto stradale del parcheggio del nosocomio di Napoli est fosse avvenuto poche ore prima, avrebbe inghiottito tantissime persone.
Una riflessione che tante delle persone che ieri hanno stanziato a lungo sullo stesso suolo andato in frantumi quest’oggi, stanno proponendo sui social network, tra incredulità e sgomento.
Da diversi giorni, infatti, proprio in quella sede, era stato allestito un presidio per la somministrazione dei vaccini destinati alle categorie maggiormente esposte al rischio di contrarre il covid-19.
Insegnanti chiamati a ritornare tra i banchi di scuola il prossimo lunedì 11 gennaio, ma anche e soprattutto il personale medico-sanitario, impegnato da mesi in prima linea per contenere l’impeto della pandemia. In tanti erano accompagnati dai loro figli.
“Per non morire di covid, potevamo morire per fare al vaccino”, scrive sui social network, con un velo di amara ironia, uno dei tanti utenti che ieri era in coda nell’area parcheggio dell’ospedale del Mare di Ponticelli, nella stessa area franata alle prime luci dell’alba odierna.
Un’immagine che gela il sangue e che fa rabbrividire tutti coloro che si sono risvegliati animati dalla consapevolezza di aver fortunosamente scampato un enorme pericolo.
Saranno le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, coordinati dal sostituto procuratore Damiano Gennaro ad accertare le cause che hanno portato al cedimento del manto stradale nel varco 7 dell’area parcheggio dell’ospedale del Mare di Napoli.