Una lite violenta, chiacchieratissima e che proprio per questo non poteva passare inosservata, soprattutto per gli strascichi e le conseguenze che ha rischiato di generare sul versante camorristico ponticellese: protagonista una lady-camorra arrestata di recente e una donna che negli ultimi mesi è stata al centro di un triangolo amoroso e che continua a far parlare di sé negli ambienti camorristici di Napoli est. Imparentata con personalità di spicco della periferia orientale di Napoli, la donna era finita nell’occhio del ciclone già nei mesi scorsi, quando partecipò alla festa organizzata dai De Luca Bossa nel Lotto O di Ponticelli per festeggiare la scarcerazione di Roberto Boccardi detto “recchiolone”. La donna, legata sentimentalmente a Boccardi prima che finisse in carcere, durante il periodo in cui era detenuto ha avviato una relazione con un altro personaggio di spicco della camorra ponticellese: l’aspirante boss del Rione Conocal che nei mesi scorsi ha tentato di minare l’egemonia del boss Gennaro Aprea a suon di stese e raid intimidatori.
Presentandosi alla festa in onore della sua ex fiamma, la donna ha mandato su tutte le furie il suo nuovo amore, innescando una serie di botta e risposta a suon di spari che inizialmente hanno tratto in inganno gli inquirenti, portandoli a dedurre che fosse in atto l’ennesima faida per la spartizione del territorio. Ipotesi legittimata proprio dal ruolo ricoperto sul fronte camorristico dai due che, in realtà, si contendevano il cuore della stessa donna.
Per la serie “tra i due litiganti, il terzo gode”, ad avere la meglio è un terzo pretendente, anche lui più che ben addentrato nelle dinamiche malavitose del quartiere e ritenuto contiguo al clan De Luca Bossa da fonti investigative. Ad onor del vero, non è da escludere che gli sviluppi delle indagini avviate per far luce sulle attività illecite praticate dal clan del Lotto O negli ultimi anni, potrebbero far scattare le manette anche per lui, il nuovo protagonista dell’intreccio amoroso più chiacchierato di Ponticelli.
Pur di vivere quel nuovo amore, l’uomo avrebbe lasciato la moglie, imparentata a sua volta con uno dei perni portanti dell’alleanza tra i clan di Napoli est. Una donna-boss ben addentrata nelle dinamiche camorristiche e che per conto dell’alleanza ha ricoperto un ruolo cruciale.
Un dettaglio, quest’ultimo, che ha spinto ben oltre il mero gossip le evoluzioni legate alle turbe sentimentali della donna più contesa dagli interpreti della camorra ponticellese: quella relazione che ha di fatto stravolto gli equilibri di una famiglia, ha rischiato di compromettere il clan De Luca Bossa, rischiando di creare una pericolosissima frizione minando l’equilibrio già precario tra i membri dell’alleanza.
La donna, legata a filo doppio al sodalizio camorristico tra i clan della periferia orientale di Napoli, ha infatti mal digerito quell’affronto rivolto alla sua famiglia da parte di una donna d’onore, in quanto imparentata con figure di spicco della malavita locale. Un motivo sufficiente per tributarle il dovuto rispetto, pur di non attirare inimicizie e generare vecchie ruggini, ma al cospetto di quello sgarro così duro da digerire, la situazione è ben presto degenerata.
Lo scorso settembre, le parti coinvolte nella disputa vengono alle mani, tra l’imbarazzo dei parenti dell’uomo, conteso tra due donne e lo sconcerto di chi ha assistito alla rissa funesta tra donne. Urla e imprecazioni, ma anche sonore botte: le lady-camorra, infervorate da un movente passionale che in realtà cela antiche ruggini, se le danno di santa ragione.
Una “lezione” voluta anche e soprattutto per zittire l’esuberanza della lady-camorra che in quel periodo sembrava voler sfidare l’egemonia dei De Luca Bossa, affermando in più circostanze pubblicamente che se per lei fossero scattate le manette, non avrebbe esitato a pentirsi, pur di scongiurare il pericolo di scontare una pesante pena in carcere. Quasi a voler legittimare il diritto di vendicarsi per l’affronto subito dalla sua famiglia per effetto di quella relazione che il clan del Lotto O avrebbe potuto condannare, stroncandola sul nascere, quella donna dissemina minacce che allarmano diversi personaggi di spicco della malavita.
Quando si ritrova occhi negli occhi con l’artefice del misfatto, la lady-camorra è la prima ad alzare le mani, seppure sarà proprio lei ad avere la peggio. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni oculari, al pestaggio avrebbero partecipato anche diversi uomini, inscenando quella che è parsa una vera e propria spedizione punitiva. Scene da giungla urbana nei ghetti di Napoli est, dove a dettare legge è il codice d’onore della camorra.
La donna, nei giorni successivi al pestaggio, avrebbe giustificato le vistose ferite riferendo ad amici e parenti di averle rimediate nel corso di una lite con il marito.
Poche settimane dopo l’arresto delle figure apicali del clan De Luca Bossa, sono scattate le manette anche per la donna che aveva difeso con le unghie e con i denti la rispettabilità della sua famiglia. E pensare che, un tempo, il suo cuore batteva proprio per il fratellastro della donna che ha stravolto l’armonia di una delle persone a lei più care.