Ha avuto inizio alle 22 circa a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri voluto per decidere le nuove misure anti-Covid che entreranno in vigore dopo il 6 gennaio.
Fra le ipotesi che circolano sui prossimi decreti del governo c’è anche l’istituzione della zona bianca (o verde) per le Regioni con i migliori indicatori.
Il governo è al lavoro su un decreto ponte che mantenga alcune restrizioni del periodo di Natale sino al 15 gennaio, poi arriverà il nuovo Dpcm che dovrebbe confermare la suddivisione del Paese in fasce di rischio cambiando i parametri in modo che sia più facile per una Regione finire in zona arancione o rossa.
L’ipotesi più quotata è quella di procedere con un decreto – e non con un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza – sulle misure da adottare dal 7 gennaio. Tra le ipotesi anche quella di una zona bianca per alleggerire le norme restrittive nelle regioni in cui il contagio è più a basso rischio. Nel provvedimento dovrebbero essere inserite anche tutele e ristori per le attività che dovranno rimanere chiuse.
La proposta di Franceschini, che ha l’appoggio del ministro Bonafede, se concretizzata potrebbe essere formalizzata nel Dpcm a ridosso del 15 gennaio.
Tra le principali misure delle zone bianche lo stop del coprifuoco, la riapertura, anche a cena di bar e ristoranti, e il via libera anche a palestre, piscine, musei e teatri. Sempre nel rispetto delle norme anti-contagio: mascherina, igiene e distanze. In sostanza, la zona bianca, introdurrebbe un sostanziale ritorno alla normalità con un sensibile allentamento di restrizioni e chiusure.
Rientrerebbero nella zona bianca le regioni con gli indicatori più positivi. Dunque Rt basso e minore occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva. Al momento nessuna Regione rispetta questo parametro, ma nelle prossime settimane non è escluso che qualche zona ci possa rientrare.
Le Regioni con l’incidenza più bassa sono Toscana (80 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni), Molise 95, Calabria 97 e Sardegna 105, quindi Campania 108 e Basilicata 110.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.