Un 2020 nato nel segno di una cattiva stella, un’annata interamente compromessa dall’emergenza covid e dalla crisi economica generata dal lockdown e dalle normative anti-contagio. Un anno che difficilmente dimenticheremo e dal quale è davvero difficile estrapolare degli aspetti positivi.
Eppure, il maestro pizzaiolo Errico Porzio è riuscito a mettere la firma anche su un’impresa così ardua.
Autentico protagonista del lockdown franato nelle nostre vite lo scorso marzo e che ha visto i ristoratori e i pizzaioli incassare il colpo più duro con la chiusura forzata per diverse settimane, Porzio non si è perso d’animo e dalla cucina della sua abitazione ha dispensato sorrisi e ricette a suon di dirette sui social network, seguite da milioni di persone.
Tutti pazzi per le pizze di Porzio, ma ancor più per l’ondata di ottimismo e genuina distensione che ha saputo infondere in un momento di incertezza e preoccupazione, insegnando agli italiani ad affrontare la pandemia a pancia piena e con il sorriso sulle labbra.
Un plebiscito di consensi, un tripudio di follower e like che, di video in video, ha concorso ad accrescere la fama del già amatissimo “pizzaiolo social”, così ribattezzato proprio per il grande seguito che le sue pizze e la sua simpatia riscuotono da sempre sui social network.
Un messaggio di ottimismo e speranza diffuso insegnando ai suoi tantissimi seguaci a preparare deliziosi manicaretti homemade: dalla pizza al pane, passando per l’immancabile casatiello in occasione della Santa Pasqua. E quando il lievito ha iniziato a scarseggiare sulle dispense dei supermercati, Porzio ha rincarato la dose, rinnovando l’invito a non perdersi d’animo, rimboccandosi ancora una volta le mani per mettersi ad impastare, condividendo con gli italiani anche la ricetta del lievito madre.
Porzio non è stato solo un ottimo intrattenitore, ma anche un uomo dal cuore d’oro che prima di chiunque altro ha compreso il momento di difficoltà dei tanti bisognosi napoletani e ancora una volta si è attivato per aiutare le fasce deboli, ulteriormente provate dall’emergenza covid: la fase 2 del pizzaiolo di Soccavo è iniziata donando pizze alla Caritas e alle parrocchie della X municipalità di Napoli.
Un gesto tutt’altro che inusuale per Porzio, da sempre schierato in prima linea per supportare le fasce deboli e per sposare nobili cause, finalizzate a donare un sorriso a chi ne ha davvero bisogno.
Un’annata trascorsa prodigandosi per il prossimo, ma anche spesa per realizzare un sogno che Porzio non ha voluto accantonare solo perché il covid-19 ha inaspettatamente fatto irruzione nelle nostre vite: nel periodo in cui è scattato il lockdown erano in corso i lavori di ristrutturazione del locale destinato ad accogliere la sede salernitana della pizzeria Porzio. Un sogno al quale il maestro pizzaiolo non ha voluto rinunciare: i lavori sono proseguiti e a luglio Porzio ha tagliato il nastro del suo sesto locale, dispensando così anche un segnale di ripresa e ripartenza delle attività economiche, fortemente provate da una crisi senza precedenti storici.
Un messaggio di ottimismo e rinascita bissato da Porzio che lo scorso 13 dicembre ha inaugurato la sua seconda focacceria in via Bernini al Vomero.
Non sono mancati i premi, le partecipazioni ai programmi televisivi, oltre che ad eventi e fiere di caratura internazionale, a riprova del crescente successo riscosso da Porzio e dalle sue pizze.
Un 2020 che il maestro pizzaiolo di Soccavo ha voluto salutare alla sua maniera, regalando l’ultimo genuino sorriso ai napoletani: “Se questo 2020 fosse stata una pizza, sarebbe stata una pizza con l’ananas”. Recita così il manifesto apparso a Napoli e che ritrae il maestro pizzaiolo Errico Porzio in compagnia di due pizze: una, per l’appunto, condita con l’ananas, sull’altra invece il pizzaiolo di Soccavo ha scalfito un colorito saluto all’anno che sta volgendo al termine.
Porzio saluta il 2020 con un simpatico “calcio nel sedere”: un auspicio condiviso con tanti napoletani che si accodano all’augurio del “pizzaiolo social”.