Un morto e un ferito: questo il bilancio dell’ultimo agguato di matrice camorristica avvenuto a Napoli durante le ultime ore del 2020.
A perdere la vita un uomo di 40 anni, Ciro Caiafa, ferito invece un 28 enne incensurato. I due sono giunti poco dopo l’una al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini.
Il 40enne è deceduto poco dopo il ricovero. Ciro Caiafa era il padre di Luigi, il 17enne ucciso lo scorso 4 ottobre in via Duomo dagli agenti della polizia intervenuti per sventare la rapina che il giovane stava perpetrando ai danni di un gruppo di ragazzi in un’auto in sosta, in compagnia di un complice 18enne. Gennaro Di Martino, il 28enne incensurato, trasportato con la vittima in ospedale, secondo le prime ricostruzioni dell’agguato, sarebbe estraneo alla circostanze che hanno portato i killer ad entrare in azione, probabilmente con l’unico intento di uccidere Ciro Caifa, l’uomo balzato agli onori della cronaca proprio in seguito alla morte di suo figlio Luigi, rivendicando in più circostanze verità e giustizia.
Di Martino era in casa di Caiafa intento a fargli un tatuaggio: colpito al fianco, non è in pericolo di vita ed è stato dimesso con 10 giorni di prognosi.
Secondo una prima ricostruzione, i killer sarebbe entrati direttamente all’interno del basso in cui Caifa viveva in via Sedil Capuano, nella zona di San Lorenzo.
Ciro Caiafa, già noto alle forze dell’ordine, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno e ritenuto elemento di spicco del gruppo camorristico dei “Mazzanti – Terracciano”, operante per il controllo degli affari illeciti nel pieno centro di Napoli, tra via Toledo e via Pignasecca, zona in cui in quel periodo si era registrata una particolare frequenza di azioni camorristiche, legate al controllo delle piazze di droga.
Si nascondeva nella casa di una insospettabile che è stata arrestata per favoreggiamento personale: Nunziatina C., una 58enne che aveva fornito ospitalità al ricercato nella sua casa a Barra, insieme al cugino 19enne Ciro Nappi, che manteneva vivi i rapporti tra Caiafa e le organizzazioni del centro storico cittadino.
Dopo aver circondato l’abitazione, i militari dell’Arma hanno fatto irruzione all’alba, sorprendendolo nel sonno Caiafa che si è lasciato ammanettare senza opporre resistenza né tentare di dileguarsi, avendo capito che era inutile ogni tentativo di fuga. All’uomo furono notificate 2 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere per traffico di sostanze stupefacenti.