La divisione dell’Italia in zone si è rivelata efficace per evitare il lockdown generalizzato, per questo motivo il governo ha deciso di optare per questa soluzione anche durante le festività natalizie. E’ partito da questa premessa il premier Conte nel presentare le decisioni varate dal governo per limitare i contagi da covid durante le festività natalizie ed ha poi aggiunto che “la situazione rimane difficile in tutta Europa.”
Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto che c’è “forte preoccupazione che la curva dei contagi possa subire un’impennata durante il periodo natalizio, forte preoccupazione per gli assembramenti e la forte voglia di convivialità e socialità.”
Quella che ha portato a varare le decisioni introdotte dal decreto è stata una “decisione sofferta, ma è necessario rafforzare regime di misure per cautelarci meglio in vista della ripresa delle attività di gennaio.”
Quello presentato alla stampa durante la serata odierna non è un DPCM, ma un Decreto Legge “è punto di equilibrio tra le stretta da mettere in campo e le deroghe necessarie in considerazione dell’importanza sociale che le festività natalizie hanno nella nostra unità nazionale”, ha specificato Conte.
L’Italia sarà zona rossa nei giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio.
Sarà vietato uscire di casa se non per comprovate esigenze di salute, di lavoro o di particolari necessità. Servirà in ogni caso l’autocertificazione. Aperti alimentari, supermercati, parrucchieri e barbieri, farmacie. Le chiese resteranno aperte fino alle 22. Chiusi negozi al dettaglio, centri estetici, bar e ristoranti, che però potranno offrire il servizio da asporto e di consegna a domicilio fino alle ore 22.Sarà possibile ricevere fino a 2 persone non conviventi dalle 17 alle 22 che potranno portare figli minori di 14 anni, persone con disabilità e conviventi non autosufficienti.
Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva individuale all’aperto.
Zona Arancione nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio.
In questi giorni sarà possibile spostarsi all’interno del proprio comune senza giustificare il motivo in un raggio di 30 chilometri, senza poter raggiungere capoluoghi provincia. I negozi resteranno aperti, chiusi bar e ristoranti ai quali resta consentita l’attività di consegna a domicilio ed asporto.
“Misure restrittive e nuovi aiuti economici devono viaggiare insieme, chi subisce danni deve essere subito ristorato”, ha poi precisato Conte annunciando lo stanziamento di nuovi sussidi per le categorie più danneggiate dalla pandemia, ristoratori in primis.
Infine il premier ha ricordato che il prossimo 27 dicembre, in Italia, così come in altri Paesi europei partiranno i primi vaccini.
“Interverremo con il piano vaccinale a gennaio, – ha annunciato Conte – dobbiamo rimanere ancora concentrati e non abbassare la soglia d’attenzione.