Nottata concitata all’ospedale Cardarelli di Napoli dove un’infermiera di turno al pronto soccorso è stata aggredita a calci e pugni da quattro persone, riportando traumi alla testa, al torace, agli occhi e contusioni in tutto il corpo.
“Hanno tentato di cavarle un occhio”, si legge sulla pagina facebook dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” che introduce così la cronaca della 52esima aggressione del 2020 ai danni del personale medico-sanitario campano.
“Ci giunge notizia, da fonti certe, che un’infermiera del Cardarelli di Napoli abbia subito una violenta aggressione fisica da un gruppo di quattro energumeni che dopo averla inginocchiata, hanno sferrato pugni, calci, strappato capelli e tentato di cavarle un occhio. Sono stati attacchi ripetuti, continui, inarrestabili, violenti, feroci e soprattutto (forse) premeditati.
Tutto questo, sembra, sia successo per non aver voluto attendere la registrazione della paziente al triage e le procedure dettate dai protocolli covid.
È stata una violenza inaudita, perpetuata per circa 15 minuti con un solo obiettivo: vendicarsi per una semplice attesa di un paziente stabile, unicamente agitato.
I colleghi hanno tentato di salvarla strappandola dalle grinfie degli aggressori ma solo l’intervento delle forze dell’ordine ha ristabilito la calma.
Dieci giorni di prognosi per la donna.”
«Quanto avvenuto stanotte è di una gravità inaudita. Un episodio inqualificabile che non può e non deve restare impunito. – si legge nella nota diramata dall’Ospedale Cardarelli di Napoli per commentare l’accaduto – Alla nostra infermiera e alla sua famiglia va la solidarietà dell’intera Azienda Ospedaliera. Siamo pronti a costituirci Parte Civile e decisi a fare quanto in nostro potere per far sì che gli autori di questa violenza siano individuati e perseguiti. La sicurezza dei nostri operatori è da sempre una priorità assoluta, un obiettivo che perseguiamo tramite il servizio di vigilanza provata, ma anche di concerto con le forze dell’ordine».