“Sarà un Natale diverso dagli altri, ma non meno autentico”: ha affermato Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi per illustrare le novità che introdurrà l’attesissimo Dpcm che entrerà in vigore da domani, venerdì 4 dicembre.
Conte ha precisato che “le misure che adottiamo sono adeguate e proporzionate, senza inutili penalizzazioni.”
Confermata la divisione in tre zone, gialla, arancione e rosse, come lo stesso premier ha spiegato, si è rivelata una scelta efficace che ha fatto registrare i risultati auspicati. “Nel giro di un mese abbiamo piegato la curva dei contagi, – ha dichiarato il Presidente del Consiglio – riportando l’RT sotto all’1.” In calo gli accessi in ospedale e al pronto soccorso. Per Conte “continuando in questo modo in prossimità delle festività natalizie, tutte le regioni saranno gialle.”
Il premier ha spiegato che la priorità del governo resta evitare il lockdown generalizzato che sarebbe penalizzante sia in termini economici che sociali.
“Se affrontassimo con le misure delle aree gialle le festività natalizie, sarebbero inevitabili nuove ondate di contagi”, ha anticipato Conte nell’illustrare i provvedimenti che il governo ha introdotto per limitare i contagi da Covid-19 durante le festività natalizie.
Le nuove limitazioni entreranno in vigore dal 21 dicembre al 6 gennaio per scongiurare la terza ondata di contagi.
Spostamenti tra regioni vietati anche per raggiungere le seconde case. Autorizzati gli spostamenti per ragioni lavorative e per comprovate necessità.
Il governo ha introdotto un’ulteriore stretta nei giorni festivi: il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio sono vietati anche gli spostamenti da comune a comune. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 e che a capodanno viene esteso fino alle 7. Conte ha ribadito che sarà possibile spostarsi solo per motivi di salute e in casi di necessità, tra i quali è contemplata l’iniziativa di prestare assistenza a persone non autosufficienti. E’ sempre consentito il rientro in luoghi di residenza e nel luogo dove si abita con continuità o periodicità, questo consentirà il ricongiungimento di coppie che vivono distanti.
Quarantena obbligatoria per italiani che rientrano dall’estero, così come per i turisti in arrivo in Italia.
Impianti sciistici chiusi dal 4 dicembre fino al 6 gennaio.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio sospese le crociere.
Dal 7 gennaio comincerà didattica in presenza nelle scuole di secondo grado.
Bar, ristoranti e pizzerie aperti a pranzo e a cena in zona gialla, nelle zone arancioni e rosse restano aperti dalle 17 alle 22 solo per l’asporto, sempre possibile la consegna a domicilio.
Per quanto riguarda il tema caldo delle festività natalizia: pranzi, cene, feste in casa e veglioni, Conte ha precisato che “in un sistema liberaldemocratico non possiamo imporre limitazioni, ma possiamo raccomandare fortemente di non ricevere a casa persone non conviventi”, il premier ha invitato gli italiani a prestare attenzione a queste occasioni di maggiore convivialità che espongono a rischi maggiori ed ha invitato alla cautela “essenziale per proteggere i nostri cari.”
Alberghi aperti in tutta Italia, ma il 31 dicembre sono vietati veglioni e cene. Alberghi chiusi alle 18, consentito solo il servizio in camera.
Negozi aperti fino alle ore 21, dal 4 dicembre al 6 gennaio, centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi.