I medici legali che durante la serata di mercoledì 25 novembre hanno effettuato l’autopsia sul cadavere di Diego Maradona nell’Ospedale di San Fernando, in provincia di Buenos Aires, hanno diffuso un referto con i risultati del loro lavoro. Il decesso, si legge nel documento, è stato attribuito a “insufficienza cardiaca acuta, in un paziente con una miocardiopatia dilatata, insufficienza cardiaca congestizia cronica che ha generato un edema acuto del polmone”. L’autopsia sarà ultimata nei prossimi giorni con analisi tossicologiche che nel giro di una settimana preciseranno se Maradona, prima di morire, ha ingerito farmaci, droghe o alcol.
Alle 6.18 locali (le 10.18 italiane) sono state aperte le porte della camera ardente nella Casa Rosada presidenziale di Buenos Aires dove si trova il feretro che contiene il corpo di Diego Armando Maradona. Numerosi tifosi erano in fila dalla notte. Alla vigilia si parlava di un omaggio che doveva durare 48-72 ore, ma la famiglia ha disposto che l’ingresso delle persone avvenga solo per dieci ore, ossia fino alle 16 (le 20).
I giornali più autorevoli dell’intero pianeta hanno dedicato la copertina al più grande calciatore di tutti i tempi.
ADVERTISEMENT