In un clima di crescente tensione sociale, continuano a verificarsi episodi sui quali le forze dell’ordine sono chiamate a far luce, lungo le strade del quartiere Ponticelli, dove da circa due settimana è in corso una faida tra clan per il controllo del territorio.
Una faida esplosa dallo scorso 26 ottobre per effetto del blitz che ha fatto scattare le manette per le figure apicali del clan De Luca Bossa che dal 2018 deteneva il controllo del territorio.
Diversi focolai camorristici, da diverso tempo, stavano manifestando la scalpitante volontà di rivendicare pretese a suon di “stese” e raid intimidatori per poi inasprire progressivamente i toni.
Tre agguati nel giro di un mese: questo il bilancio provvisorio della guerra di camorra in atto a Ponticelli per il controllo del territorio che vede impegnati i Casella su un fronte e gli “XX” sull’altro.
Il primo agguato, lo scorso 7 ottobre, in via Fratelli Grimm, nei pressi del bar Royal, teatro nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 4 ottobre, di un episodio che sembra avvolto nel mistero.
Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli sono giunti proprio in via Grimm, nel Rione Incis, in seguito alla segnalazione di spari, ancora una volta, nei pressi del bar Royal.
Tuttavia, gli agenti non hanno repertato bossoli né elementi utili a provare la veridicità di quella segnalazione, tuttavia hanno trascorso diverso tempo nel bar per effettuare degli accertamenti.
In un primo momento, tra gli abitanti del quartiere circolava la notizia che in zona fosse avvenuta una rapina e che le forze dell’ordine si fossero recate nel locale per accertamenti. Versione confermata dal proprietario del Bar Royal sui social network. L’uomo ha rassicurato le tante persone che si erano allarmate nel vedere la polizia stanziare a lungo nel bar.
Anche su questo episodio indagano gli inquirenti.