Si è conclusa in maniera negativa la settimana del Napoli, sconfitto in casa dalla sorpresa Sassuolo. Partita per certi aspetti simile a quella con l’AZ Alkmaar, se non per il risultato anche peggiore, poiché i partenopei, pur controllando la partita e avendo avuto un buon numero di occasioni, non hanno mostrato la cattiveria giusta.
Tra le due sconfitte interne con il Sassuolo e quella ancor più clamorosa con gli olandesi, la grande vittoria con la Real Sociedad. Il Napoli ha avuto le sue occasioni, ha chiuso tutti gli spazi e ha colpito con Politano nel momento giusto, uscendo da San Sebastián con i 3 punti. Gattuso sa benissimo che le speranze qualificazione passano attraverso “il pieno” di punti nel doppio match con il Rijeka.
Mentre i croati si sono calati nella parte della cenerentola del girone all’esordio in Olanda, tornando a casa con un secco 4-1, sul proprio campo hanno dato filo da torcere alla Real Sociedad, passata solo al 93’ con Orgilles. Se si va indietro nel tempo, nessuna italiana ha mai vinto a Rijeka o Fiume, nome della città fino all’occupazione italiana conclusa nel 1947. Nel 2017 un Milan molto diverso da quello attuale andò a perdere per 3-2, pur essendo già qualificato al turno successivo. Inutile anche lo 0-0 in Coppa delle Coppe del 1980, sul quale si imbatté la Juventus, a sua volta già tranquilla per il 3-0 dell’andata.
Leggendo la formazione tipo del Rijeka, non compaiono grandi nomi o fulgidi talenti. I croati non sono certamente tra le favorite dell’Europa League, a differenza del Napoli, come si può leggere dalle quote antepost proposte sulla competizione. I bookmaker, i cui bonus di benvenuto validi anche per la competizione europea sono presi in esame gratuitamente su Wincomparator.com, quotano il Napoli subito dietro Tottenham, Arsenal e Milan.
Nonostante i croati non rientrino tra le favorite per il titolo, questo è stato sicuramente un buon inizio di stagione per l’attaccante 20enne Kulenovic, autore dell’unico gol in Europa League e titolare della nazionale under 21 croata, dove si trovano illustri predecessori. L’elemento di maggior classe è però Franko Andrijasevic, ormai classe 1991, che ha giocato fuori patria anche con il Genk e può vantare un paio di apparizioni con la nazionale maggiore nel 2017. È il classico centrocampista con il vizietto del gol.
Nel Napoli mancheranno l’infortunato Insigne e lo squalificato Osimhen, espulso per doppio giallo a San Sebastián ma, visto il buon risultato, Rino Gattuso potrebbe riproporre il 4-2-3-1 con Lobotka più avanzato e Demme nel ruolo di regista. In avanti Petagna potrebbe dare di nuovo il cambio a Mertens, mentre Lozano e Politano dovrebbero occupare le due caselle di esterni d’attacco. A partita in corso si potrebbe rivedere in campo Elmas al posto del messicano, così come Zielinski, ancora indietro di condizione, potrebbe concedere minuti di riposo a Bakayoko, di recente chiamato agli straordinari. Stesso discorso per il baluardo Koulibaly, per il quale la gara di ritorno dovrebbe essere più indicata per tirare il fiato. L’impiego di Maksimovic dovrebbe essere quasi certo e, come al solito, Gattuso terrà sull’attenti entrambi i portieri Meret e Ospina e tutti i terzini, tra cui Hysaj, Mario Rui e Di Lorenzo, due dei quali si aggiudicheranno le maglie da titolare sulle fasce.
Il Napoli può essere protagonista anche in Europa League, ma per passare il turno non c’è alternativa alla vittoria.