31 ottobre 1984: un giorno triste per la città di Napoli e per il teatro italiano. Muore Eduardo De Filippo.
Attore, regista, commediografo, uno dei massimi esponenti del teatro napoletano, ma soprattutto della cultura italiana del Novecento.
Nato a Napoli nel 1900, figlio illegittimo dell’attore e commediografo Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, a quattro anni è già sul palcoscenico. Eduardo Scarpetta, sposato il 16 marzo 1876 con Rosa De Filippo, da cui ebbe tre figli: Domenico, Maria e Vincenzo, ebbe una relazione extra-coniugale con la nipote Luisa De Filippo da cui nacquero Titina, Eduardo e Peppino.
Con i fratelli Peppino e Titina crea la compagnia del teatro umoristico “I De Filippo” con la quale mette in scena il suo primo grandissimo successo, “Natale in casa Cupiello”. Dopo i dissidi con Peppino e la morte della sorella Titina, Eduardo si mette in proprio e fonda una nuova compagnia teatrale chiamandola semplicemente “Il teatro di Eduardo”.
In cartellone vanno commedie divenute celebri come “Napoli Milionaria”, “Filumena Marturano”, “Questi fantasmi”. Sempre attivo nella vita politica e nelle opere sociali, Eduardo a ottant’anni viene nominato senatore a vita dal presidente Pertini. Inoltre, gli furono conferite due lauree honoris causa in Lettere presso l’Università di Birmingham nel 1977 e presso l’Università degli Studi di Roma La “Sapienza” nel 1980. Fu anche candidato per il Premio Nobel per la letteratura.
Eduardo resta ancora oggi, insieme a Luigi Pirandello, Dario Fo e Carlo Goldoni, uno degli autori italiani più apprezzati e rappresentati all’estero.
« … è stata tutta una vita di sacrifici e di gelo! Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l’ho pagato, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato. » Con questa frase pronunciata durante la sua ultima apparizione pubblica, pochi prima di morire, Eduardo De Filippo ha salutato il palcoscenico ed è uscito di scena. |