Nel mercato dei liquidi per vaporizzazione, si sono fatti strada un tipo di liquidi con tutta una serie di qualità e peculiarità di composizione resi famosi per l’alta quantità di una sostanza detta diacetile, sostanza quest’ultima utilizzata principalmente per risaltare il sapore dell’aroma.
Questi tipi di liquidi vengono ad oggi definiti “liquidi americani”, liquidi particolarmente saporiti il cui contenuto di glicerina di tipo vegetale supera quello del glicole propilenico.
Questi liquidi americani sono un prodotto che tende a polarizzare l’opinione pubblica degli svapatori, poiché tendono ad avere una notevole intensità per quanto riguarda l’aroma, a prescindere che si utilizzino liquidi dolci (come quelli fruttati o cremosi), sia nei cosiddetti liquidi di tipo tabaccoso. Bisogna quindi capire quali liquidi per sigaretta elettronica scegliere in base ai propri gusti e preferenze.
Gli americani hanno inoltre una caratteristica che li ha resi particolarmente apprezzati dal popolo dello svapo, e cioè quella di essere particolarmente adatte per il cosiddetto “Flavour Chasing”. Termine ormai entrato nel vocabolario condiviso di tutti i consumatori di sigarette elettroniche, questo indica la pratica di perseguire delle modalità di svapo atte a trarre soltanto ed esclusivamente il massimo dell’aromaticità dai liquidi si vorranno fumare.
Inoltre, i suddetti liquidi sono anche molto pratici per poter praticare il “Cloud Chasing”, e cioè una modalità di svapatura atta a creare grandi, densissime nuove di vapore dalle forme più svariate e creative.
La composizione
Per quel che riguarda la composizione di questi liquidi per sigaretta elettronica americani, come già ripetuto più volte sopra essi sono composte da una percentuale decisamente più alta di glicerina vegetale. Nel caso in cui invece gli aromi in questione sono aromi concentrati, questi vengono pensati in modo da essere diluiti con una quantità maggiore di glicerolo, piuttosto che utilizzando il classico glicole.
I motivi di questa scelta vanno rintracciati nel fatto che la glicerina è prima di tutto la responsabile di quelle grandi nuvole da vapore che possono poi essere modificate a proprio piacimento dagli artisti del cloud chasing; mentre il glicole perde il suo motivo di esistere poiché esso ha come funzione principale quella di veicolare i sapori, cosa non necessaria nel caso di aromi estremamente intensi come quelli americani.
Le percentuali di nicotina
Chi fuma le sigarette elettroniche, molto spesso è un fumatore, un ex-fumatore o una persona che è in procinto di smettere ma che non sa come fare.
Molto spesso però non si è a conoscenza del fatto che questo viene utilizzato anche come strumento per smettere di fumare grazie alle percentuali di nicotina presenti nei liquidi da vaporizzazione. Sì, perché una delle peculiarità dello svapo e dei suoi liquidi è che questi hanno una percentuale di nicotina variabile, la quale può essere “scalata”, comprando liquidi con percentuali sempre più basse fino ad arrivare al fatidico zero.
Ciò è particolarmente utile nel momento in cui si voglia avere un efficace palliativo contro le famigerate crisi di astinenza provocate dalla nicotina presente nelle sigarette; astinenza provocata da quella che è una vera e propria sindrome clinica riconosciuta dalla comunità scientifica: la sindrome di astinenza da nicotina.
Detto questo però, bisogna sottolineare che nel caso dei liquidi americani la situazione cambia.
Per quanto riguarda i liquidi americani, questi contengono un percentuali più alte di nicotina liquida al loro interno. Ciò è dovuto principalmente al fatto che negli Stati Uniti il mercato è meno regolamentato e lo Stato ha meno manovra d’intervento su di esso.
Visto però che noi ci troviamo nel Bel Paese, i liquidi americani trovati su e-store autorizzati come quelli di Terpy conterranno percentuali di nicotine decisamente minori a quelle ritrovate nei liquidi dello stesso tipo in USA, poiché rispettano il limite imposto in Italia ed Europa di un massimo di 20mg/ml di concentrazione di nicotina.