Il giornalista di Sky News 24, Paolo Fratter, picchiato in diretta tv da alcuni manifestanti che hanno riservato lo stesso trattamento a tutti i giornalisti presenti sul lungomare caracciolo di Napoli per raccontare e documentare la manifestazione di ieri sera, sfociata poi in guerriglia urbana.
Secondo quanto annunciato in varie chat e gruppi social, l’invito ad inveire ed aggredire la stampa per impedire di documentare la manifestazione, sarebbe stato impartito nelle ore precedenti, identificando nelle forze dell’ordine e nei giornalisti i nemici da osteggiare.
“Le giornaliste e i giornalisti minacciati ieri a Napoli non se la sono “Andata a cercare” – si legge in una nota del Sugc – Sindacato Unitario Giornalisti Campania – come ha scritto qualcuno sui social, ma hanno esercitato compiutamente il loro diritto dovere di raccontare un evento di grande rilevanza sociale. Il loro unico torto è stato quello di svelare, con immagini e fotografie, le probabili infiltrazioni di camorristi e squadristi di ogni risma, impegnati nella strumentalizzazione della protesta.
Per questo sono stati colpiti Paolo Fratter di Sky, la sua troupe, e altri colleghi che erano sul posto a documentare quanto stava accadendo. Hanno colpito i cronisti per impedire alla pubblica opinione di essere informata su quanto davvero è accaduto.
Per queste ragioni abbiamo chiesto all’Osservatorio cronisti minacciati e alle autorità competenti di acquisire tutti i filmati disponibili e di procedere alla immediata identificazione e punizione degli aggressori
La Federazione della stampa e l’associazione stampa della Campania (SUGC) metteranno a disposizione dei colleghi i propri avvocati per qualsiasi iniziativa dovessero decidere di intraprendere,
Oggi alle 14,30 sulla piattaforma Meet si terrà un incontro con Walter Verini, coordinatore del Comitato della Commissione Parlamentare Antimafia a tutela dei giornalisti minacciati.”
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