La pandemia globale ha modificato le nostre abitudini e le nostre esigenze, anche in camera da letto. L’obbligo di distanziamento sociale e in molti casi l’impossibilità di avere contatti con i propri partner abituali o meno, ha costretto le persone a ripensare la sessualità e a utilizzare molto di più la fantasia, spesso ricorrendo alla riscoperta della masturbazione e dell’autoerotismo. Un trend che emerge molto chiaramente dall’analisi delle ricerche online sul sesso da marzo a oggi.
Per approfondire questa tesi abbiamo utilizzato SEOZoom, la SEO suite italiana, e in particolare la funzionalità “stagionalitá e effetto covid 19” del tool analisi keyword in combinazione con e il classico Google Trends.
E dalle ricerche legate alla parola “sesso” e a tutto ciò che la circonda, emergono altri spunti su cui riflettere. Il primo, e forse il più interessante, è il cambiamento nel tipo di ricerche prima, durante e dopo il lockdown.
Quando ancora il Covid-19 era sconosciuto ai più, andavano per la maggiore keywords legate ai rapporti di coppia: “come fare godere una donna” e “come far godere un uomo” erano solo alcune delle espressioni più gettonate sul motore di ricerca insieme alle “classiche” “posizioni migliori per fare sesso” e “posizioni per fare l’amore”.
Durante il periodo di confinamento e di distanziamento sociale la prospettiva, per forza di cose, si è ribaltata e moltissime persone hanno riscoperto i piaceri dell’autoerotismo e il variegato e divertente mondo dei sex toys. Non solo i principali sexy shop e rivenditori online hanno registrato numeri da capogiro da marzo a maggio, ma gli stessi internauti hanno modificato le loro abitudini sul web: i maschi hanno iniziato a ricercare con maggiore attenzione frasi come “vagina finta”, “vagina artificiale” o ricerche per l’acquisto di figa di gomma (alto numero di ricerche nel mese di marzo, aprile e maggio, mentre calo da giugno in poi) o espressioni simili come “figa finta” e “vagina in silicone”. Un’attenzione che i principali produttori sono riusciti a interpretare nel migliore dei modi, lanciando sul mercato articoli sempre più performanti, spesso interattivi, in grado di riprodurre gli organi sessuali femminili nei minimi dettagli e realizzati con materiali perfettamente anallergici e sicuri.
Allo stesso tempo si è registrata un’impennata nell’ interesse verso le bambole realistiche in silicone, ultimo ritrovato della tecnologia applicato agli oggetti di piacere sessuale, e verso i masturbatori. Discorso molto simile può essere fatto per la popolazione femminile, apparsa, analizzando i trend, molto fantasiosa e alla ricerca di nuove forme di piacere.
Oggetti come i “falli realistici”, i “dildo realistici” e gli stimolatori clitoridei sono stati tra i più ricercati proprio nel periodo in cui l’epidemia era al suo apice e hanno mantenuto un alto trend di interesse anche nei mesi successivi.
Non sono comunque mancate le ricerche legate ai rapporti sessuali di coppia. Questa volta, però, senza contatto fisico: keyword come “sesso live”, “sesso online” e “sesso virtuale” hanno aumentato il volume di ricerca del 350%.
Con la riapertura, invece, le ricerche sono tornate a rivolgersi ai rapporti di coppia ma si nota un nuovo aspetto interessante: la ricerca di posizioni in grado di ridurre al minimo il rischio di contagio da coronavirus. A confermarlo una statistica a livello europeo dell’“End of Tenancy London” che ha sottolineato come i volumi di ricerca di “reverse cowgirl” e “doggy” e “spooning” siano cresciuti sensibilmente negli ultimissimi mesi. E questo nonostante le rassicurazioni della comunità scientifica che ha sottolineato come sia possibile fare sesso in tutta sicurezza anche in questo periodo, seppur con le dovute attenzioni e precauzioni.
Ma il dato più significativo, alla luce delle analisi precedenti, è un cambiamento, forse definitivo, sulle abitudini sessuali delle persone. Oggetti come le sex doll, le real doll in silicone e tutto ciò che riguarda autoerotismo e masturbazione continuano a essere tra i più ricercati su Google anche dopo l’allentamento delle restrizioni.
È il segno che la paura di contagio sia ancora ben presente o che gli individui abbiano scoperto nuovi modi per vivere la propria sessualità e il rapporto di coppia?