Pomigliano Jazz compie 25 anni, un quarto di secolo di Jazz in Campania. Dal 25 settembre al 3 ottobre 2020 il festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo presenta sei giorni di grande musica con progetti inediti, produzioni originali e concerti in esclusiva, con alcuni tra i musicisti e amici che hanno fatto la storia della rassegna nata a Pomigliano d’Arco nel 1996. Il festival, programmato e finanziato dalla Regione Campania e dal MiBACT, è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz con Scabec, in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e i comuni di Pomigliano d’Arco e Avella.
Ad inaugurare la XXV edizione, venerdì 25 settembre, un concerto speciale dal titolo esplicativo: “Sconfinamento Sound” con Enzo Avitabile e l’Orchestra Napoletana di Jazz, diretta da Mario Raja. Un nuovo progetto live che ripercorre la fortunata carriera di Enzo Avitabile attraverso brani significativi, dialoghi, idiomi del mondo, canti devozionali e incontri che hanno segnato la sua vita-musica. In scaletta brani dello stesso compositore partenopeo, omaggi a James Brown e Pino Daniele, a Duke Ellington e ai grandi del jazz, a Sergio Bruni e a Luigi Lai.
Attiva dal 2005 e prodotta da Pomigliano Jazz, l’ONJ – riunisce alcuni fra i migliori talenti della scena jazzistica campana. Nel corso degli anni ha dato vita a concerti e duetti non solo con grandi star del jazz, ma anche con musicisti e artisti provenienti da ‘mondi’ e generi differenti: da Matthew Herbert a Joe Lovano, da Archie Shepp a Richard Galliano, passando per Arto Lindsay, Baustelle, Randy Weston, Famoudou Don Moye e Mino Cinelu.
Il concerto, inizialmente previsto all’Anfiteatro Romano di Avella, si terrà senza la presenza di pubblico a causa delle avverse condizioni meteo e verrà registrato dal teatro Biancardi della cittadina irpinia. I biglietti precedentemente venduti saranno totalmente rimborsati, per info: www.azzurroservice.net tel. 081 5934001.
Il live potrà essere seguito gratuitamente online su diverse piattaforme: come per l’anteprima di Lionel Loueke e Daniele Sepe sul Vesuvio, sarà trasmesso, sulle pagine Facebook di Pomigliano Jazz, Scabec, Regione Campania, Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Jazz Italian Platform, Itinera.
Il 26, 28, 29 e 30 settembre Pomigliano Jazz torna nella città che nel 1996 ha visto nascere il festival: al Teatro Gloria di Pomigliano d’Arco per quattro sere si alterneranno grandi nomi della scena nazionale e musicisti campani.
Si inizia sabato 26 settembre con un doppio concerto: si inizia alle 21 con il tributo a Max Roach portato sul palco da Claudio Romano in batteria solo, dal titolo “Drums Unlimited“. A seguire, per la prima volta al Sud Italia va in scena il progetto Franco D’Andrea meets Dj Rocca, un incontro tra due esploratori sonori alla ricerca di tutte le possibili connessioni tra jazz ed elettronica. Il pianoforte di D’Andrea (tra i compositori italiani più influenti e apprezzati, già al fianco di leggende come Gato Barbieri, Steve Lacy e Lee Konitz, fondatore di storiche formazioni italiane, Modern Art Trio e Perigeo su tutte) dialoga con le sonorità electro di Luca Roccatagliati a.k.a. Dj Rocca, produttore e musicista attivo dagli anni 90, che vanta collaborazioni con Howie B, Pressure Drop, Dimitri From Paris, Daniele Baldelli e Jazzanova.
Lunedì 28 settembre il programma si apre alle ore 21 con Giovanni Guidi che presenta il progetto “Angeli e Demoni“. Pianista prodigioso per inventiva e vocazione, Guidi ha collaborato con nomi illustri del jazz (su tutti il suo mentore Enrico Rava), diretto gruppi propri con all’attivo sette dischi da leader, tre dei quali per la ECM. Al Pomigliano Jazz affronta la dimensione del piano solo, accompagnando lo spettatore in un viaggio musicale evocativo.
A seguire è la volta di Javier Girotto – Francesco Nastro “Sea Inside” Quartet. Il sassofonista argentino e il pianista stabiese, accompagnati da Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Peppe La Pusata (batteria) presentano il progetto discografico edito da Itinera del 2008, tra i lavori di maggior successo dell’etichetta pomiglianese. Il disco “Sea Inside” – che oltre a Girotto e Natro vedeva la partecipazione di Avishai Cohen e Roberto Gatto – rappresenta un’indagine spirituale sulla complicità fra il jazz latino, quello europeo e quello americano. Un ponte ideale tra Napoli e Buenos Aires, passando per diversi porti del Mediterraneo.
Martedì 29 settembre si inizia alle 21 con il piano solo di Andrea Rea: classe 1983 di Pomigliano d’Arco, uno dei tanti talenti sbocciati all’ombra del Vesuvio grazie anche al festival, ha già all’attivo svariate collaborazioni internazionali. Per l’etichetta norvegese Losen Records ha pubblicato il disco “Impasse” con Marcello di Leonardo e Daniele Sorrentino.
Il secondo concerto della serata vede protagonisti Enrico Rava Quartet con Gianluca Petrella. Una super formazione con cinque straordinari musicisti guidati da una leggenda del jazz italiano che ha da poco festeggiato gli 80 anni e non smette di collezionare sold out in giro per il mondo. Con Rava e Petrella, sul palco del Teatro Gloria ci saranno Francesco Diodati alla chitarra, Dario Deidda al basso e Enrico Morello alla batteria.
Maria Pia De Vito è la grande protagonista – domenica 30 settembre – di un progetto speciale pensato appositamente per il festival, “Dialogues & Dreams“. Un doppio concerto che raccoglie diversi progetti di una tra le più raffinate vocalist europee e racconta il suo legame con Pomigliano Jazz. La prima parte del concerto vede Maria Pia De Vito dialogare con il pianoforte di Rita Marcotulli: partendo da “Nauplia“, lavoro sulla musica e la lingua napoletana che rielabora la tradizione portandola nella modernità, passando per i progetti legati alla musica brasiliana, indiana, all’improvvisazioni jazz e l’omaggio a Viviani di “Fore Paese“.
La seconda parte, invece, vede la cantante partenopea in scena con Julian Oliver Mazzariello (pianoforte), Enzo Pietropaoli (contrabbasso/basso elettrico) e Alessandro Paternesi (batteria) presentare alcuni brani del suo ultimo lavoro, “Dreamers“. Una collezione di canzoni di icone del songwriting americano: Bob Dylan, David Crosby, Paul Simon, Tom Waits e Joni Mitchell.
Dopo la spettacolare anteprima sulla vetta del Vesuvio con l’inedito duo Lionel Loueke e Daniele Sepe (lo scorso 6 settembre), Pomigliano Jazz in Campania ritorna sul vulcano più famoso al mondo per la chiusura della XXV edizione. Sabato 3 ottobre dalle 10 del mattino il sentiero N.9 del Vesuvio – Il Fiume di lava, recentemente inaugurato, accoglie l’esibizione di Marco Zurzolo e Banda MVM. Il sassofonista e compositore partenopeo presenta in anteprima assoluta, in uno scenario naturalistico di grande fascino, il suo nuovo lavoro discografico in uscita in autunno per Itinera (etichetta di Pomigliano Jazz), dal titolo “Bandita Bagnoli“. Un progetto che trae ispirazione da uno dei lavori più importanti di Zurzolo – “Ex-Voto” – nato dalla sua ricerca sulla musica popolare che accompagna il rito della Madonna dell’Arco.