Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli torna al fianco dei lavoratori della Whirlpool dopo quasi un anno dall’iniziativa che vide proprio la fabbrica, al centro di una delle vertenze più dure della storia del lavoro napoletana e italiana, ospitare alcuni degli appuntamenti della scorsa edizione della kermesse.
Domenica 27 settembre 2020 a partire dalle 9.30, invece, rappresentanti del Festival saranno a via Argine per partecipare alla rievocazione delle Quattro Giornate del 1943 che videro la città ribellarsi alla ferocia del nazifascismo e liberarsi prima dell’arrivo degli Alleati. L’evento si colloca nella programmazione di “Le Quattro Giornate di Napoli – La Resistenza e le Resistenze della libertà dal ’43 ad oggi“, ciclo di eventi organizzato e fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura di Napoli guidato da Eleonora De Majo.
“Sarà un momento emozionante – spiega il coordinatore del Festival Maurizio Del Bufalo – quello che vivremo insieme ai lavoratori, ai rappresentanti del Comune di Napoli e dell’ANPI. In un momento difficile e delicato come quello che stiamo vivendo, denso di incognite, speranze e minacce, la forza dei lavoratori napoletani che rivendicano la loro dignità è una luce nel tunnel che ci dà la forza di procedere verso i principi che hanno guidato la lotta di resistenza che ha portato alla nascita della nostra Costituzione”.
Introdurrà l’incontro l’Assessore al Lavoro e alle Politiche sociali dell’amministrazione partenopea Monica Buonanno, da sempre in prima linea in questa battaglia. “La lotta di Whirlpool è la lotta della città di Napoli, una battaglia per il diritto al lavoro, una vertenza in cui gli operai e le operaie sono diventati simbolo della moderna resistenza. Fin dall primo giorno – spiega l’Assessore – è stato un nostro preciso dovere quello di sostenere vertenze come quella Whirlpool: in questa società di profitto, i diritti non possono essere un privilegio né tantomeno essere piegati a logiche di mercato. Gli uomini non sono attrezzi! Ed è per questo che sono particolarmente fiera di far parte di un’Amministrazione che ci ha messo la faccia dal primo minuto, non arretrando di un millimetro. Noi non abbassiamo la guardia, lotteremo per i diritti di ognuno”.
Ad arricchire ulteriormente la mattinata, ci sarà la testimonianza in diretta del Presidente dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) on. Vincenzo Vita.
L’evento è anche una delle tappe di avvicinamento al prossimo Festival del Cinema dei Diritti Umani.
Il titolo dell’edizione di quest’anno, “DIRITTI IN GINOCCHIO – Pandemia, sovranismi e nuove discriminazioni”, è la conferma che la dodicesima edizione del Festival sarà dedicata alle conseguenze della pandemia da coronavirus sui Diritti Umani in ogni angolo del mondo. Le date in cui si terrà il Festival sono dal 17 al 28 novembre, mentre è ancora in fase di definizione come sarà organizzato.
Quattro le categorie in cui si articolerà il Festival: DOC, SHORT, YOUTH e CIAK MIGRACTION. Novità assoluta di questa edizione, CIAK MIGRACTION è destinata a opere realizzate da giovani autori migranti e a opere che contribuiscano a una narrazione positiva e reale delle migrazioni, delle seconde generazioni e delle condizioni di inclusione nel tessuto sociale dei Paesi europei.
Appuntamenti nelle carceri napoletane, riflessioni sui diritti costituzionali e sulle categorie sociali più fragili e due giornate memorabili sulle migrazioni con Mimmo Lucano e i promotori della nave umanitaria RESQ. Sono previsti collegamenti internazionali con paesi europei, asiatici e latino americani.
“Per mettere Napoli al centro del mondo, Capitale dei Diritti Umani”.