Sebbene abbia provocato disagi di diverso tipo, l’emergenza Covid-19, non ha poi scalfito, fino in fondo, la quotidianità dei cittadini del nostro territorio; così come i settori produttivi, le tradizioni e le abitudini che contraddistinguono da sempre l’Italia, da Nord a Sud. Proprio nel Meridione, particolarmente nel suo cuore nevralgico, si continua a vivere ‘’indisturbati’’, come prima del lockdown: Napoli ne è da esempio. Il mercato immobiliare, con una crescita del 3,9%, evidenzia come nemmeno una pandemia sia riuscita ad inficiare la voglia di crescita partenopea.
La casa, simbolo di unità familiare, è il luogo per eccellenza in cui sentiamo un senso di protezione e sicurezza, che non riusciremo mai a trovare in nessun’altro posto, identificandosi come l’elemento chiave di rinascita. La riscoperta di antichi valori, del resto, è stata possibile proprio in un contesto disagiato come quello vissuto nel periodo di emergenza sanitaria. Trascorrere tante ore, tra le pareti domestiche, ha innescato come diretta conseguenza il piacere di stare insieme, anche nella semplice divisione delle faccende di casa: dal dedicarsi alla cucina alle pulizie consuetudinarie, come “fare la lavatrice” o “passare l’aspirapolvere”. È pur vero che, passato quel periodo, ne è derivata una crisi finanziaria, che però, come accennato in precedenza, non ha interessato prettamente l’ambito immobiliare. Basti pensare a Capri o a Sorrento, al prezzo attuale delle loro abitazioni locali, per capire che non si è verificato alcun ribasso, nonostante sarebbe potuto risultare più che giustificato.
Al contrario, la ritrovata libertà ha comportato un maggiore investimento nel cosiddetto “business del mattone”. Dunque, si è verificata una nuova crescita della spesa pubblica in questo ritaglio di mercato, che, invece, aveva visto un deprezzamento generale notevole nel 2019 . Napoli e le sue meraviglie hanno, quindi, proseguito ad affascinare turisti, richiamandone l’attenzione. Non è un caso che la maggior parte degli investimenti avvenga, in particolar modo, nei luoghi partenopei di mare o comunque relax. Una scelta indicativa dell’appeal che la provincia meridionale ed i suoi dintorni riescono ad esercitare dentro e fuori dall’Italia.
Il trend immobiliare del napoletano, insomma, avrebbe potuto risentirne fortemente dal recente passato, rispetto a quanto è accaduto: inaspettatamente, non è stato così. Eppure le avvisaglie c’erano, eccome: dal blocco delle grandi e piccole filiere a quello degli studenti, altra fetta imponente di spesa che interessa, da vicino, il settore in questione. I noti appartamenti per gli accademici delle svariate università, presenti in loco, sono solo uno dei tanti fattori di ricavo per il comparto immobiliare. Venendo a mancare quest’elemento, così come tanti altri rientranti nel tessuto produttivo, era facile immaginare cuna ricaduta finanziaria su larga scala.
La realtà, però, è stata ben diversa: ha raccontato qualcosa di non ipotizzabile, ovvero un livello costante dell’apparato edilizio partenopeo. Evidentemente, ciò frutto di una grande abilità nel saper sopperire ai mancati introiti del turismo o ancora del movimento studentesco, prima citato. Comunque sia, è altrettanto evidente che la costanza di cui parliamo non è solo legata ad un trend positivo delle case, ma anche negativo di alcune zone, soprattutto periferiche. Se al centro della provincia campana si continuano a registrare andamenti, tutto sommato, accettabili, man mano che ci si sposta verso l’esterno, allontanandoci dunque da Napoli, le cose cambiano decisamente.
Il cattivo dislocamento delle abitazioni, così come la mancanza di collegamenti efficienti, influenzano tantissimo gli scarsi investimenti nei quartieri limitrofi. Riassumendo, il cuore immobiliare partenopeo non ha cessato mai di battere, nonostante le difficoltà emerse dall’inizio del 2020. Una metafora, questa, del carattere forte e della voglia di vivere che, sin dalle origini, rispecchia il suo spirito, famoso in tutto il mondo, e di un’intera popolazione, cullata dal mare alle pendici del Vesuvio.