Il lockdown e lo smart working hanno evidenziato lacune e disparità tra i vari ceti sociali, ma anche tra le varie regioni e città italiane, in termini di copertura di rete e non solo. L’Italia non era pronta, né per la didattica online o a distanza, né per lo smartworking. Lavorare per ridurre notevolmente il digital divide, o divario tecnologico, tra coloro che hanno gli strumenti per poter proseguire le loro attività produttiva e coloro che invece rimangono esclusi ai margini della società tecnologica e digitale, diventa quindi una scelta obbligata che non può più essere rimandata.
Dopo l’annuncio del ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano sull’arrivo di fondi europei a sostegno della digitalizzazione, il Ministero dello Sviluppo Tecnologico ha firmato i decreti attuativi e istitutivi del bonus pc e tablet, il 10 agosto scorso.
Il bonus da 500 euro servirà oltre che per l’acquisto di pc e tablet anche per l’attivazione di servizi a banda larga.
Una parte del bonus (200 euro), quindi, sarà destinata ad Internet e agli investimenti nelle reti; mentre invece, la restante parte (di 300 euro) sarà destinata alle famiglie senza limitazioni reddituali o ISEE e andrà a finanziare l’acquisto di apparecchi elettronici, pc, tablet per poter agevolmente seguire le lezioni a distanza o lavorare dalla propria abitazione.
Il via libera al bonus PC e internet viene direttamente dall’Unione Europea per contribuire a colmare il divario digitale che si è evidenziato in Italia proprio durante l’emergenza Covid.
L’incentivo varia da un minimo di 200 euro fino a un massimo di 500 euro: è a beneficio di famiglie e imprese per poter dotarsi di strumenti tecnologici che possano essere in grado di avvicinare anche coloro che sono in difficoltà economica al livello minimo di benessere.
In vista del rientro in classe a settembre e in vista della proroga del lavoro in smartworking per la metà dei dipendenti della pubblica amministrazione, il governo ha previsto opportuni aiuti per migliorare e contrastare il divario digitale.
Dovrebbero rientrare nei potenziali beneficiari del bonus almeno 2,2 milioni di famiglie in difficoltà, per uno stanziamento di almeno 200 milioni di euro.
La classificazione degli importi che andranno a beneficio delle famiglie varierà sulla base del reddito ISEE e si estenderà da un contributo minimo di 200 euro fino a un massimo di 500 euro.
È previsto anche un fondo dedicato alla digitalizzazione delle imprese: in questo caso gli importi del bonus varieranno da un minimo di 500 euro per le connessioni fino a 30 Mbps fino a un massimo di 2.000 euro per le connessioni fino a 1 Gbps.
Infine, è prevista l’istituzione di un Piano Scuola da 400 milioni di euro per l’attivazione di servizi in banda larga. L’intervento di digitalizzazione riguarderà oltre 32.000 istituti scolastici dislocati su tutto il territorio nazionale.
L’erogazione del bonus partirà da settembre 2020, secondo le direttive emanate dal Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) e avverrà tramite l’assegnazione di un voucher da attivare tramite l’inserimento di alcune credenziali su un’apposita piattaforma. I primi richiedente del bonus e beneficiari dello stesso potranno ricevere con precedenza il contributo.
Questa sarà la ripartizione del bonus pc in base all’Isee:
Reddito ISEE complessivo pari o inferiore ai 20.000 euro: bonus di 500 euro per l’acquisto di tablet o pc, o per l’attivazione di connessioni veloci.
Reddito ISEE complessivo fino a 50.000 euro: bonus di 200 euro per l’attivazione di connessioni veloci.
Tutte le famiglie che rientrano nei requisiti esposti dal Mise e che intendono richiedere il bonus pc e tablet dovranno farne richiesta seguendo la procedura prevista dal Ministero.
A gestire i flussi e le richieste sarà Infratel, che metterà a disposizione un’applicazione nella quale gli operatori dovranno registrarsi.
Non è ancora chiara la procedura che si dovrà seguire. Orientativamente le richieste potranno pervenire a partire dall’1 settembre, al momento, però, non vi sono date di scadenza per la presentazione della domanda.
Una volta inseriti i dati verrà assegnato un voucher di importo variabile, a questo punto, una volta terminati i controlli del soddisfacimento dei requisiti, sarà possibile spendere i contributi per l’attivazione di connettività veloce e a banda larga o per l’acquisto di pc, tablet e apparecchi tecnologici.