Come confermato dal Ministero dell’Istruzione, il primo settembre le scuole riapriranno ufficialmente per il recupero degli apprendimenti, in attesa dell’avvio delle lezioni il 14 settembre.
Resta confermato l’utilizzo della mascherina anche quando si è seduti al banco dove non è possibile il distanziamento di un metro. Il Comitato Tecnico Scientifico si esprimerà nuovamente a fine agosto. In ogni caso la deroga sarà consentita per un periodo limitato di tempo e nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto. Per chi ha meno di 6 anni è già previsto che non si debba utilizzarla.
Il Comitato Tecnico Scientifico non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso né per gli alunni, né per il personale; la temperatura andrà misurata a casa. La Regione Campania ha invece deciso di fornire tutti gli istituti scolastici di termoscanner per la misurazione della temperatura all’ingresso.
La mensa sarà assicurata prevedendo differenti turni tra le classi. Dove i locali mensa non siano presenti o vengano “riconvertiti” in spazi destinati ad accogliere gruppi/sezioni per l’attività didattica ordinaria, il pasto potrà essere consumato in aula garantendo l’aerazione e sanificazione degli ambienti e degli arredi utilizzati prima e dopo il consumo del pasto. Sono stati inoltre stanziati 330 milioni di euro per il finanziamento di interventi di adeguamento e di adattamento degli spazi e delle aule. Si tratta di stanziamenti per l’edilizia cosiddetta ‘leggera’.
Il distanziamento fisico di un metro tra gli alunni è la cosa più importante da rispettare, i banchi monoposto arriveranno a partire dall’8 settembre. Intanto, nelle scuole si sta lavorando per identificare percorsi che disciplinino le entrate e le uscite degli studenti per evitare assembramenti. A disposizione di studenti e personale ci saranno anche 11 milioni di mascherine al giorno e saranno distribuiti 170mila litri di gel igienizzante la settimana. Infine, riguardo alle preoccupazioni sulla responsabilità dei presidi, il Comitato Tecnico Scientifico ha spiegato che “non hanno motivo di esistere in base a quanto previsto dalla Legge 40 del 5 giugno 2020”.
I banchi nuovi verranno forniti da 11 aziende, 7 italiane e 4 straniere, provenienti dall’Ue. A settembre arriveranno i primi, poi inizio ottobre ne arriveranno altri, infine entro fine ottobre arriveranno tutti quelli richiesti, quasi 2,5 milioni, partendo dalle scuole delle zone dove il contagio è più alto.
Il documento dell’Iss spiega che “se un alunno manifesta la sintomatologia a scuola, le raccomandazioni prevedono che vada isolato in un’area apposita assistito da un adulto che indossi una mascherina chirurgica e che i genitori vengano immediatamente allertati”. Poi una volta arrivato a casa, “i genitori devono contattare il pediatra di libera scelta o medico di famiglia, che deciderà se è necessario contattare il Dipartimento di prevenzione (DdP) per l’esecuzione del tampone”. In caso invece di un alunno positivo, verranno fatte “indagini sull’identificazione dei contatti e il Ddp competente valuterà le misure più appropriate da adottare tra le quali, quando necessario, la quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri soggetti che rientrano nella definizione di contatto stretto”. La scuola, in ogni caso, “deve effettuare una sanificazione straordinaria”. Fra i compiti degli istituti anche tenere un registro degli eventuali contatti tra alunni e/o personale di classi diverse, richiedere la collaborazione dei genitori per misurare ogni giorno la temperatura dei bambini e segnalare eventuali assenze per motivi di salute riconducibili al Covid-19.