La falsificazione del denaro è un fenomeno perennemente dilagante che danneggia tanto i commercianti quanto i consumatori. Tuttavia solo gli esercenti dispongono di piccoli dispositivi che consentono di rilevare la non autenticità della carta moneta. Per i consumatori il rischio di ricevere una banconota fasulla è più elevato perché essi non posseggono certo i rilevatori elettronici.
Infatti accade spesso che la contraffazione delle banconote sia talmente accurata da rendere difficile distinguerle da quelle autentiche. Occorre pertanto difendersi dall’eventualità di pagare o ricevere banconote non originali.
Le banconote da 20 euro insieme al taglio da 50 sono le più soggette a falsificazione. La carta moneta da 20 euro ha una più ampia circolazione e spesso i consumatori riservano maggiore attenzione ai tagli più grossi. Quando il pagamento avviene con una banconota da 20 euro il livello di guardia è più basso. L’attenzione cresce in presenza di tagli da 50 e oltre.
Prima di tutto è necessario osservare la banconota in controluce. Nella carta moneta autentica compare il volto della figura mitologica di Europa. Inoltre sul fronte della banconota lungo i margini di destra e di sinistra si può rilevare al tatto la presenza di trattini. Sempre affidandosi a sensazioni tattili si deve poter percepire in rilievo l’immagine, le iscrizioni e il numero 20 che indica il valore della banconota. Mentre sul margine inferiore a sinistra la cifra del numero 20 deve cambiare di colore quando si muove la banconota. Sul lato corto della banconota inoltre deve comparire l’acronimo della Banca centrale europea in ben 9 lingue diverse.