E’ morto a Verona Alberto Bauli. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 5 settembre e per oltre 25 anni è stato presidente del gruppo dolciario fondato nel 1922 dal padre Ruggero, leader italiano nella produzione di pandoro e dolci.
L’azienda sotto la sua guida nel 2006 ha acquisito il biscottificio trevigiano Doria, nel 2009 ha rilevato da Nestè i prodotti da forno commercializzati con i marchi Motta e Alemagna nel sito di San Martino Buon Albergo (Verona) e nel 2013 la Bistefani di Casale Monferrato (Alessandria).
L’esperienza in banca – Alberto Bauli è stato consigliere del Banco Popolare e presidente della Banca popolare di Verona – gli ha consentito di evitare gli scivoloni finanziari che sono costati carissimi ad alcuni “rivali” veronesi nell’area del Pandoro, come la Melegatti, così come la campagna di shopping non ha mai sovraccaricato eccessivamente l’indebitamento della società.
Con Alberto Bauli, uno dei capitani di quell’industria veneta che, in qualche caso, ha saputo far nascere dalle aziende del secondo dopoguerra dei veri giganti, muore un pezzo di Verona. E se ne va un pezzo di una storia, quella del Pandoro Bauli, che da decenni addolcisce le festività natalizie degli italiani.