Sono passati pochi giorni dall’ultimo suicidio avvenuto nelle Forze dell’Ordine e, nuovamente, ci troviamo a piangere la dipartita di un altro Operatore di Polizia. La strage silenziosa avanza sempre più. A Foligno, durante la mattinata di sabato 11 luglio,un Poliziotto della Polizia Stradale di anni 58, si è suicidato all’interno della propria autovettura con la pistola d’ordinanza. Il personale della locale Questura e gli operatori del 118 giunti sul posto, non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
L’uomo, che aveva fatto perdere le proprie tracce dalla mattina, è stato ritrovato poche ore dopo privo di vita, all’interno dell’auto di servizio. Conosciuto come persona mite e sempre educata, non aveva mai dato segnali che potessero lasciar presagire un malessere tale da indurlo a compiere l’estremo gesto. La polizia sta pertanto indagando per risalire alle cause che hanno spinto il 58enne a togliersi la vita.
La notizia della tragedia si è velocemente diffusa arrivando fino al quartiere dove l’agente risiedeva.
L’episodio avviene a circa un anno di distanza da un altro suicidio, questa volta nell’Arma dei Carabinieri. In quell’occasione un carabiniere in servizio all’interno della “Gonzaga” di Foligno si tolse la vita all’interno della caserma presso la quale prestava servizio.
Il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto ha dichiarato: “Il LI.SI.PO. tutto si unisce all’immenso dolore della famiglia del Poliziotto che si è tolto la vita. A tal riguardo il LI.SI.PO. rammenta ai vertici del Dipartimento dell’Interno che il grido di allarme, lanciato a lor signori, purtroppo è rimasto inesorabilmente inascoltato ed il “Virus Suicidi” fa sempre più morti tra gli appartenenti alle Forze di Polizia. Il LI.SI.PO. – ha continuato de Lieto – ha sempre chiesto ai vertici del Ministero dell’Interno un pool di psicologi a stretto contatto con gli operatori di Polizia, in modo tale da intervenire per tempo su qualsiasi situazione sospetta, che l’appartenente alla Polizia di Stato stia vivendo, assicurando allo stesso modo il necessario supporto al fine di evitare il verificarsi di qualsiasi atto drammatico. A tal riguardo il LI.SI.PO. ha tenuto anche una manifestazione di protesta al fine di sensibilizzare ancor più chi è preposto alla risoluzione della delicata problematica. Ad oggi non è cambiato nulla, il “virus suicidi” la fa sempre più da padrone e il numero delle perdite nelle file della Polizia di Stato e nelle altre Forze di Polizia sale sempre più in alto. Forse, Signor Ministro dell’Interno, il problema suicidi nelle Forze dell’Ordine è di minor importanza della sanatoria recente approvata per regolarizzare gli stranieri irregolari che soggiornano nel nostro Paese? I signori politici tanto si sono impegnati per raggiungere l’esito: Al LI.SI.PO. Signor Ministro, non sembra che ci sia stato lo stesso impegno. La sicurezza dei cittadini, signor Ministro Lamorgese – ha concluso il leader del LI.SI.PO. – passa necessariamente attraverso la tranquillità degli operatori di Polizia, tranquillità che il LI.SI.PO. non rileva ed i tanti suicidi ne sono la prova. Signor Ministro dell’Interno, il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), considerato le Sue eccellenti doti, si augura che presto venga assegnato ad altro prestigioso incarico”.