Riflettori nuovamente puntati sul Rione Incis di Ponticelli, teatro di diversi episodi di cronaca avvenuti di recente. Numerose “stese” e raid intimidatori a suon di spari si sono verificati negli ultimi mesi, anche durante il lockdown, nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus.
Durante il tardo pomeriggio di lunedì 22 giugno, l’ennesimo episodio: un uomo, a volto scoperto e che indossava solo un cappello, ha raggiunto a piedi le aree verdi che si trovano poco distante dal distretto dell’Asl, in via Fratelli Grimm, e ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco, probabilmente per intimidire qualcuno. Il tutto è avvenuto in presenza dei bambini che giocavano nel parco, trasformatosi rapidamente nel luogo di un raid intimidatorio a suon di colpi d’arma da fuoco.
Come premesso, non è la prima volta che accade e dietro le stese e gli spari che si sono susseguiti con frequente incidenza negli ultimi tempi, ci sarebbe sempre lui: l’uomo con il cappello che durante il pomeriggio di lunedì 22 giugno ha sparato in presenza di bambini.
L’uomo, in passato, sarebbe entrato in azione per intimorire alcuni esercenti per convincerli a pagare il pizzo. Tuttavia, i commercianti non sarebbero gli unici taglieggiati dall’uomo, residente in zona.
Di recente, un giovane che aveva messo in vendita il suo appartamento sarebbe finito nel mirino del cecchino solitario del Rione Incis che avrebbe preteso il pagamento del pizzo dall’acquirente e dal venditore.
Secondo i rumors che aleggiano nel rione, qualche tempo fa, l’uomo avrebbe chiesto il pizzo anche a un muratore che però si rifiutò di cedere al ricatto estorsivo. Di tutta risposta “il pistolero solitario” del Rione Incis rivolse verso la sua abitazione diversi colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio.
Non è ancora chiaro se l’uomo agisca per conto di qualche clan o se si tratti di un “cane sciolto”.
Lo scenario che si delinea tra le strade “fiabesche” del Rione Incis di Ponticelli concorre a delineare uno scenario rovente e non solo sotto il profilo metereologico…